Varese – Dopo l’Imu, il nuovo incubo si chiama Tares. «Conto salato per i cittadini» denunciano i sindaci. Secondo le stime di sindacati e categorie «peserà più dell’Imu sui bilanci di famiglie e imprese».
La legge di stabilità ne ha posticipato la scadenza di pagamento dal primo gennaio ad aprile (dopo le elezioni…), ma la nuova Tarsu, la tassa rifiuti riveduta e corretta sotto il nome di Tares, si preannuncia una stangata al pari di quanto l’Imu ha fatto rimpiangere la vecchia Ici.
«L’impatto è ancora da verificare, ma quel che è certo è che il conto per i cittadini e le imprese sarà sicuramente molto più alto rispetto all’odierna tassa rifiuti» fa sapere il sindaco di Varese Attilio Fontana.
Il nuovo tributo, infatti, oltre a coprire al 100% i costi di smaltimento dei rifiuti a carico delle amministrazioni comunali, dovrà coprire anche altri costi, dall’illuminazione alla manutenzione di verde e strade, per una quota tra i 30 e i 40 centesimi al metro quadro. Per i cittadini il problema è che oggi nella maggior parte dei Comuni, la Tarsu copre una quota pari a circa il 90% dei costi di smaltimento effettivi, perciò l’aggravio sul conto finale sarà doppio.
I più colpiti però, secondo le prime simulazioni, saranno gli esercizi in cui la presunzione di produzione di rifiuti è maggiore, come bar, ristoranti, attività alimentari, che avranno coefficienti più altri rispetto a quelli Tarsu.
Ma il nuovo tributo sarà una beffa anche per i Comuni: «Dovremo riconoscere una quota di quanto incassato al governo centrale – spiega Fontana – è lo stesso meccanismo della nuova Imu votata nella legge di stabilità: rimarrà tutta nelle casse dei Comuni ma in compenso ci sarà una riduzione dei trasferimenti statali di pari entità. Il governo Monti prosegue nella linea di spoliazione delle risorse dalle tasche dei cittadini».
Vede nero anche il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli: «Un’altra piccola patrimoniale di Monti – dice a proposito della Tares – attendiamo i decreti attuativi ma faremo di tutto perché non si traduca in realtà».
A. Ali.
p.rossetti
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