La Pallacanestro Varese e Gianmarco Pozzecco si separano. L’annuncio ufficiale verrà probabilmente dato oggi, ma la certezza della fine di ogni rapporto tra il playmaker della Stella, nonché allenatore dimissionario dei biancorossi nell’ultima stagione, e la società di piazza Monte Grappa è emersa già nel corso della giornata di ieri.
Il Poz avrebbe dovuto partire proprio oggi per gli Stati Uniti, con l’obiettivo di seguire le due Summer League di Orlando e Las Vegas insieme a Bruno Arrigoni e a Paolo Moretti: lo farà ugualmente, ma a titolo personale.
La notizia del divorzio giungerebbe inaspettata, se non fosse per alcune avvisaglie di senso contrario che avevano caratterizzato le ultimissime ore.
D’altronde poco più di una settimana fa il presidente Stefano Coppa aveva dichiarato pubblicamente di essere convinto della permanenza di Pozzecco nell’organico dirigenziale, seppur con un ruolo ancora da definire tramite proposta imminente. E lo stesso Gianmarco, intervistato da La Provincia pochi giorni dopo, aveva ribadito la volontà di giocarsi un nuovo futuro nella città che lo ha tanto amato – anche dopo l’avventura non a lieto fine sulla panchina – pronto a imparare l’arte della scrivania applicata alla pallacanestro da un maestro come Arrigoni.
Cos’è cambiato nel frattempo? Semplice: tra le parole e i fatti si è creato un abisso, almeno in termini di aspettative delle due parti. L’ex coach della Openjobmetis non ha incontrato nell’offerta pervenuta dalla stanza dei bottoni varesina una soddisfazione alle sue speranze di compiere il grande passo: in particolare è stato vanificato l’auspicio di restare a contatto con la prima squadra e di sfruttare la vicinanza con un manager più esperto e adatto a guidarlo nei suoi primi passi da dirigente.
È mancata vera fiducia nei suoi confronti?