VARESE L’accordo tra Lega e Pd passa da Varese. Anche se non tutti sono d’accordo. Se si tratti di una mera ipotesi, o di un progetto serio, lo sapremo solo tra qualche giorno. Ma la notizia del possibile supporto leghista, in Senato, a un governo Bersani, prende piede. A fare da apripista, nel Varesotto, era stato il sindaco Attilio Fontana, che la settimana scorsa aveva rotto gli indugi dichiarando, a titolo personale, che avrebbe approvato l’intesa in cambio di una forte contropartita per il territorio. Si parla infatti dell’allentamento del patto di stabilità, con l’inserimento nella legge della clausola per i Comuni virtuosi, ovvero gli enti locali con i conti in ordine, che potrebbero utilizzare le risorse oggi “congelate” dal patto. E poi la riduzione dell’Irap
e il mantenimento del 75% delle tasse in Lombardia. A sondare il terreno dell’intesa sarebbero stati il deputato del Pd Daniele Marantelli e il capogruppo alla Camera della Lega Giancarlo Giorgetti. Entrambi varesini e uniti, oltre che dalla provenienza territoriale, anche dalla passione sportiva per il calcio (hanno giocato entranbi nella nazionale parlamentari e sono tifosi del Varese), vantano ottimi rapporti. Oltre ad una certa astuzia politica. Non è un mistero che all’indomani del risultato elettorale, Marantelli fosse già in azione per “trovare” una soluzione e una possibile stabilità. Marantelli è poi molto amico di Roberto Maroni, amicizia nata sui banchi di Palazzo Estense a inizio anni Novanta. Insomma, la dirigenza del Pd può provare ad ottenere l’intesa con la Lega solo passando attraverso Marantelli.
Il servizio completo e un’ampia pagina di approfondimenti politici sul giornale in edicola martedì 19 marzo
s.bartolini
© riproduzione riservata










