Momenti di paura nella notte a Campo Ascolano, frazione del comune di Pomezia, alle porte di Roma. Un ordigno è esploso sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, mentre il veicolo era parcheggiato davanti alla sua abitazione. L’esplosione ha distrutto la vettura e danneggiato anche quella della figlia, posteggiata accanto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri, Digos, vigili del fuoco e la scientifica, che stanno svolgendo rilievi per ricostruire la dinamica e accertare la tipologia dell’esplosivo utilizzato.
Secondo quanto riportato sul profilo ufficiale X di Report, “la Procura di competenza si è attivata per le verifiche necessarie ed è stato avvisato il Prefetto. La potenza dell’esplosione è stata tale da poter uccidere chiunque fosse passato in quel momento”.
Le reazioni
Sconcerto e condanna unanime dal mondo politico e giornalistico. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la propria solidarietà al giornalista:
“Un gesto gravissimo, vile, inaccettabile. Un ordigno ha fatto esplodere l’auto di Sigfrido Ranucci, davanti alla sua abitazione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrema di un atto che colpisce non solo un giornalista, ma la libertà stessa di informare e di esprimersi. A lui e alla sua famiglia la mia piena solidarietà e vicinanza”.
Le indagini sono ora in corso per chiarire se l’attentato sia collegato all’attività giornalistica di Ranucci, da anni volto di inchieste televisive di grande impatto. Le autorità mantengono il massimo riserbo, mentre cresce la preoccupazione per la sicurezza dei giornalisti italiani impegnati in prima linea nella denuncia di corruzione e criminalità.