Attentato contro il premier slovacco Fico: “E’ in pericolo di vita”. Choc e sdegno in Europa

Le condizioni del primo ministro, vittima di un tentato assassinio con armi da fuoco, sono considerate molto serie. Il capo di governo aveva annunciato lo stop all'invio di armi all'Ucraina e promosso il dialogo per la pace tra Kiev e Mosca. Meloni: "Profondo sconcerto". Salvini: "Affettuosa solidarietà"

Il premier slovacco, bersaglio di alcuni colpi di arma da fuoco al termine di una riunione di governo ad Handlova, è in pericolo di vita. Lo ha confermato il suo staff attraverso il profilo ufficiale del primo ministro su Facebook dopo le indiscrezioni dei media. “Gli hanno sparato diverse volte e attualmente si trova in pericolo di vita”, si legge. E’ stato trasportato in elicottero all’ospedale di Banska Bystrica perché “sarebbe servito troppo tempo per portarlo a Bratislava, stante la necessità di un’operazione urgente. Le prossime ore saranno decisive”, prosegue il messaggio.

Chi è Robert Fico

Sessant’anni a settembre, Robert Fico è tornato al governo il 25 ottobre scorso, dopo essere già sta premier due volte, dal luglio del 2006 al luglio del 2010 e poi dall’aprile del 2012 al marzo del 2018.

Filorusso, leader del Partito socialdemocratico Smer – che alle elezioni del 30 settembre scorso aveva ottenuto il 22,9% dei voti – Fico aveva annunciato già all’inizio dell’anno lo stop all’invio di armi all’Ucraina mentre insiste per la revoca delle sanzioni Ue contro Mosca e per l’avvio di negoziati di pace. Il premier è a capo di un governo di coalizione formato dallo Smer-Sd, da Hlas-Sd di Peter Pellegrini e dal Partito nazionale slovacco (Sns), formazione di estrema destra. Motivo per cui lo Smer è stato espulso dal Partito socialista europeo (Pse).

Molti osservatori stanno naturalmente mettendo in relazione le sue posizioni “filorusse” e le critiche nei confronti di Bruxelles con il grave attentato che avviene a meno di un mese dalle elezioni europee. E qualcuno fa notare anche le recenti denunce del primo ministro sui vaccini anti-Covid, che hanno chiamato in causa Pfizer, e le sue affermazioni sull’inutilità per gli slovacchi dell’acquisto di milioni di dosi di siero.

Meloni, Tajani, Salvini, Orban: le prime reazioni all’attentato

“Ho appreso con profondo sconcerto la notizia del vile attentato al Primo Ministro slovacco Robert Fico. Tutti i miei pensieri sono per lui, la sua famiglia e l’amico popolo slovacco. Anche a nome del Governo italiano desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà”. E’ quanto dichiara la premier Giorgia Meloni.

“Non abbiamo ancora notizie, vediamo, certo sono cose preoccupanti, la violenza in Europa non dovrebbe esserci. Bisogna capire di cosa si tratta, è presto per fare un commento, non sappiamo se è una cosa terroristica o se è uno squilibrato”. Così il vicepremier e segretario di FI Antonio Tajani, parlando con i cronisti in Transatlantico alla Camera a proposito di quanto accaduto al primo ministro slovacco.

“Siamo vicini al primo ministro della Slovacchia Robert Fico, rimasto ferito in una sparatoria. A lui, alla sua famiglia e al popolo slovacco la nostra affettuosa solidarieta’ e vicinanza”. Lo scrive su X il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. 

“Sono rimasto profondamente scioccato dall’atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico”: lo ha scritto su X il premier ungherese, Viktor Orban, in merito all’attentato subito dall’omologo slovacco, ferito da colpi di arma da fuoco. “Preghiamo per la sua salute e una pronta guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!”, ha scritto Orban.