Attilio, l’avvocato varesino che stravince con calma. Lega, Milan e pallacanestro: il suo profilo

La storia del Presidente di Regione Lombardia riconfermato con un ampio consenso nonostante l'emergenza sanitaria, le polemiche e le inchieste

VARESE- La Lombardia resta in mano al centrodestra dopo 28 anni. Attilio Fontana batte la concorrenza di Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5S), Letizia Moratti (civica sostenuta dal Terzo polo) e Mara Ghidorzi (Unione popolare) e centra il bis.

Fontana, nato a Varese il 28 marzo 1952, è padre di tre figli – Maria Cristina, Giovanni e Marzia – e avvocato penalista titolare dal 1980 di uno studio legale nella sua città, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 1975 alla Statale di Milano. Appassionato di golf e delle camminate soprattutto in montagna, è tifoso del Milan e della Pallacanestro Varese.

La sua carriera politica combacia con la nascita della Lega Nord, fin dagli albori ai tempi della Lega Lombarda, che prende vita proprio a Varese. Al Carroccio si lega fin da subito, complice anche il rapporto di amicizia con i fondatori Umberto Bossi e Giuseppe Leoni e con il concittadino Roberto Maroni. La passione politica di Fontana si traduce ben presto in attività amministrativa. Dal 1995 al 1999 è sindaco del Comune di Induno Olona e poi primo cittadino di Varese per due mandati: eletto al primo turno nel 2006,

viene confermato nel 2011. E non solo. Dal 2009 al 2014 ricopre anche il ruolo di presidente di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Lombardia. Il percorso di Fontana nelle istituzioni prosegue poi con il passaggio al Pirellone: diventa consigliere lombardo e presidente del Consiglio regionale dal 2000 al 2005. Alcuni anni dopo, al termine del quinquennio a guida Roberto Maroni, nel 2018, accetta la candidatura a presidente della Regione Lombardia e si aggiudica le elezioni del 4 marzo con il 49,8% dei voti, con oltre 20 punti percentuali di vantaggio su Giorgio Gori (centrosinistra) che raggiunge il 29,1%.

È stato il coronavirus il dossier principale affrontato nel suo primo mandato da governatore. Fontana viene indagato nel luglio 2020 per il cosiddetto ‘caso camici’ ma poi prosciolto nel maggio dell’anno scorso dall’accusa di frode in pubbliche forniture. Le polemiche sulla gestione del Covid hanno caratterizzato anche l’ultima campagna elettorale. Alla fine, l’ha spuntata di nuovo. Per Fontana inizia, quindi, il secondo mandato da governatore lombardo