MILANO – Il costo delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) in Lombardia è in costante aumento. Secondo il report annuale dell’Osservatorio Rsa in Lombardia, pubblicato dalla Fnp lombarda, il sindacato dei pensionati della Cisl, il costo medio di un letto in una Rsa è salito a 2.236 euro al mese, con un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Se diviso su base giornaliera, il costo è di 74,54 euro, mentre su base annuale si arriva a una cifra di 27.281 euro, con un aumento di oltre 550 euro rispetto al 2023.
Il costo totale di una degenza in Rsa si suddivide in due principali voci: una quota sanitaria, che è coperta dal sistema pubblico per le strutture convenzionate, e una quota sociale/alberghiera, che invece è a carico dell’assistito. Nei casi di strutture “solventi”, ossia quelle non convenzionate, l’intero importo è interamente a carico dell’assistito.
Le tariffe variano a seconda delle zone della Lombardia, con prezzi molto differenti a seconda della localizzazione. Ad esempio, nella zona dell’ATS Montagna, che copre la Valcamonica, la Valtellina e l’Alto Lario, la retta giornaliera minima per la parte alberghiera è di 57,87 euro. Invece, nelle strutture dell’ATS Città Metropolitana di Milano, il costo minimo giornaliero per la stessa voce arriva a 84,65 euro. Le strutture dell’ATS Insubria, che comprendono Varese e Como, presentano una retta media giornaliera di 77,79 euro, posizionandosi come terza area più costosa, dopo Milano e la Brianza.
L’incremento delle rette è stato significativo negli ultimi anni. Rispetto al 2020, infatti, il costo medio giornaliero per gli ospiti nelle Rsa lombarde è aumentato di oltre 8 euro, passando da 62,26 euro a 70,38 euro nel 2024. Un trend che sta creando preoccupazione, soprattutto in un contesto demografico in continua evoluzione: con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, la Lombardia conta circa 2,3 milioni di over 65, di cui più di mezzo milione non autosufficienti.
Sergio Marcelli, segretario generale della Fnp Cisl Lombardia, sottolinea che la crescente differenza tra le due quote, sanitaria e alberghiera, ha un impatto significativo sulla spesa complessiva, facendo lievitare i costi a carico delle famiglie. «Il problema – commenta Marcelli – è che la quota sociale tende a prevalere sulla parte sanitaria, aumentando così il peso economico per le famiglie». In un contesto in cui la pensione media in Lombardia è inferiore ai 1.500 euro, le rette delle Rsa, che arrivano a una media di 2.236 euro al mese, sono difficili da sostenere, mettendo a rischio la sostenibilità di questo sistema.
Le questioni legate al costo delle Rsa e alla crescente domanda di assistenza per la popolazione anziana sono urgenti e richiedono una riflessione profonda sulle politiche sanitarie e assistenziali da adottare in futuro, per garantire che le famiglie lombarde non siano lasciate sole di fronte a costi sempre più elevati.