Auto troppo care da mantenere Boom di “ abbandoni” in città

È allarme di auto abbandonate. A dirlo sono le Guardie ecologiche Vvlontarie che, negli ultimi dieci giorni, si sono trovati a gestire sette di questi casi. Vecchie automobili a cui mancano alcune componenti, come una gomma, piuttosto che gli specchietti.  Ma anche vetture in buono stato lasciate in preda alle intemperie e al degrado, lungo i cigli delle strade o all’interno di parcheggi pubblici. «Si tratta di persone che, a causa della crisi economica, non sono più in grado di mantenere la propria automobile – spiegano le Gev – Quindi, non potendosi permettere il rinnovo dell’assicurazione, del bollo o un intervento di manutenzione al veicolo, decidono di lasciarla ferma dove gli capita».

Durante i giri di pattugliamento, i paladini del verde cittadino e del decoro urbano si imbattono sempre più spesso in veicoli sopraffatti dalle erbacce. «Quando ci rendiamo conto che la macchina è stata abbandonata controlliamo subito la data di scadenza dell’assicurazione e del bollo e rintracciamo il proprietario. Spesso si tratta di cittadini originari dal nord Africa ma ultimamente anche di varesini. L’ultimo passaggio da parte nostra è la segnalazione dell’abbandono alla polizia locale».

Quando le Gev contattano i proprietari del veicolo, la storia è sempre quella: non ci sono più i soldi per potersi permettere un’automobile. «Si tratta di gente per lo più disperata che pensa di risolvere il problema lasciando la propria auto ferma in un luogo pubblico. Ma non è così, perché una volta individuato il mezzo si incorre in sanzioni e nella rimozione del veicolo». Le zone maggiormente colpite dal fenomeno sono via Rucellai, al fianco dell’autostrada, viale Belforte e il parcheggio sterrato vicino alla Potezione Civile alla Schiranna. «In via Rucellai c’è un’alta concentrazione di residenti nord africani. In viale Belforte, nel giro di pochi mesi, ne abbiamo individuate tre. Una di queste vetture, poi rimossa, abbiamo avuto l’impressione che qualcuno la utilizzasse come giaciglio per la notte».

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