– «Restano fermi per decine di minuti con il motore acceso. Ogni santo giorno». Ma sono diverse le zone che da anni lamentano lo stesso problema: dal capolinea di piazzale Solaro a quello di via per Cassano.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendo i residenti a scrivere una lettera di protesta, è successa domenica mattina, quando si vorrebbe poter godere di un minimo di tranquillità extra in un giorno di festa. Non se un “bisonte” della strada si ferma sotto il tuo palazzo con il motore acceso per più di un’ora. «La storia si ripete» protesta, un cittadino che risiede nella zona della stazione delle Ferrovie Nord. Raccontando dell’incredibile vicenda di un autobus delle autolinee Fnm che domenica mattina è arrivato alle sette e dieci sul piazzale della stazione ed è «rimasto fermo, con il motore acceso, fino alle 8.25». Qualcosa come un’ora e un quarto di sosta “rumorosa” «in pieno centro e sotto le finestre dei palazzi» che si affacciano su via Vincenzo Monti. Ma il problema non riguarda solo i casi clamorosi come quello di domenica, perché i residenti della zona lamentano che «nel corso della giornata, si susseguono all’incirca ogni trenta minuti vari autobus che rimangono fermi, sempre con il motore acceso, dai cinque ai dieci ai quindici minuti, fino a mezzanotte e mezza». Infatti il signor Berra racconta che «purtroppo questo si ripete ogni giorno. E poi si fanno conferenze sull’inquinamento». I residenti invocano maggiori «controlli» per sensibilizzare gli autisti dei pullman a rispettare la quiete e i polmoni di chi abita attorno ai capolinea del trasporto pubblico locale. Perché scene simili vengono descritte anche al capolinea degli autobus urbani della Stie in via per Cassano, «quando ci sono i cambi di turno o quando arrivano in anticipo sulla rotazione» come racconta un residente della zona.
Mentre un’analoga protesta è ormai annosa anche in piazzale Solaro, nel capolinea dei bus extraurbani che attende invano ormai da una dozzina di anni di essere trasferito nell’area di via Formazza. Spesso questa abitudine è stata giustificata dagli autisti dalla necessità di evitare lo spegnimento e la riaccensione, operazioni sempre delicate per i mezzi più datati. E da questo punto di vista il Comune continua a puntare sulla futura gara del trasporto pubblico locale per un’ampia revisione delle linee.