La crisi economica da una parte, l’aumento dei costi dall’altra. In mezzo la diffusione del car pooling. Si spiega così la riduzione del traffico lungo le autostrade che attraversano la provincia di Varese.
Tra il 2011 ed il 2012 il numero di veicoli che ogni giorno si muovono lungo l’Autolaghi, tra Varese, Como e Milano, è passato da 288 mila a 277 mila unità. Il calo di 11 mila veicoli rappresenta una riduzione pari a poco meno del 4 per cento.
Più significativa invece, almeno in termini percentuali, la riduzione sulla bretella A8/A26, che da Gallarate si dirige verso Est ed entra in Piemonte per arrivare sulla Genova-Gravellona Toce. In questo caso si è passati da 55 mila a 52 mila veicoli di passaggio ogni giorno, una contrazione del 5,5 per cento.
«Un calo indiscutibile rispetto a un trend di incremento annuale, indiscutibilmente legato alla crisi», l’analisi del commissario straordinario della Provincia , che sulle autostrade ha combattuto una battaglia politica per l’eliminazione del casello di Gallarate sull’A8.
«Ci sono meno aziende che lavorano e questo riduce il traffico. Chi ancora opera magari riduce i viaggi di lavoro», prosegue, «e chi può si è spostato dalla macchina al mezzo pubblico». Sì perché difficilmente «chi deve fare un’ora di macchina per raggiungere la stazione decide di scegliere il treno».
Eppure il numero dei passeggeri delle ferrovie è in costante aumento. Tra il 2011 ed il 2012, fanno sapere da TreNord, i pendolari in viaggio sui binari sono cresciuti a livello regionale tra il 15 ed il 20 per cento, fino a raggiungere la quota di 700 mila lombardi che quotidianamente si muovono in questo modo.
«Su questo ha influito la crisi, nel senso che il costo della vettura, tra benzina e pedaggio, è indubbiamente superiore a quello della vettura. Inoltre il servizio garantito dalle ferrovie è aumentato». Nel senso che i treni sono più frequenti. A sottolinearlo è , sindaco di Gallarate.
Città che è un punto nodale della viabilità autostradale e non solo perché è qui che parte la diramazione A8/A26, ma perché qui si incontra il casello che i pendolari dell’autostrada varesina “maledicono” ogni mattina.
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