– «Quando dovremo aspettare ancora per avere i parcheggi sulla via Caracciolo?». Se lo domanda, titolare della pizzeria Caracciolo.
Carmela e il marito Carmelo, anni fa, hanno fatto una vera e propria battaglia per avere una fila di parcheggi su quella strada. «La nostra proposta era quella di far arretrare di qualche metro il confine del parco Mantegazza in modo da ricavare una striscia di posti auto – spiegano – Ma questa idea non è stata mai presa in considerazione. Anzi, non ci è stato concesso neppure qualche posto per lo scarico merci davanti al ristorante.
Il comune, infatti, a un certo punto, ha deciso di installare degli archetti salva pedoni che non consentono alle auto di accostare vicino ai negozi». Carmelo fa anche un’altra considerazione: «La mancanza di posti auto sulla via Caracciolo è un problema sentito non solo da noi, ma da tutti i negozi che ci sono su questa strada. Siamo persone che pagano le tasse e che non ricevono in cambio alcun servizio». La pizzeria Caracciolo esiste dal 1983 ed è stata una delle prime ad aprire a Varese dopo la Bella Napoli e la San Gennaro. Prezzi abbordabili e buona cucina hanno reso il ristorante un punto di riferimento anche per i lavoratori in pausa pranzo. Persone che, però, hanno poco tempo e non possono lasciare l’auto molto distante. «I clienti non possono fare altro che mettere l’auto sulla via Caracciolo, anche se non si può» dicono i titolari, che vorrebbero ampliare la propria attività nel parco Mantegazza. «Se il comune facesse un bando di concorso per aprire un chiosco nel parco noi ci candideremmo sicuramente. Vorremmo sfruttare di più quello spazio, proporre gelati e bibite fresche. Sarebbe bello che si organizzassero anche attività nel parco, come per esempio i mercatini. Non si può privilegiare sempre il centro della città e portare lì tutte le iniziative». Un altro problema che interessa via Caracciolo è quello del lampione «pazzo» situato proprio davanti alla pizzeria. Un lampione che, accendendosi e spegnendosi, di notte crea un effetto psichedelico: «abbiamo segnalato il problema, senza però ottenerne una soluzione» dicono i titolari. Con il nuovo piano di illuminazione urbana quel lampione tornerà normale, ma le stranezze non sono finite.
Nella parte alta di via Caracciolo, sul marciapiede di fronte alla farmacia Castoldi, sono comparsi in prossimità della segnaletica verticale degli strani disegni realizzati con una vernice spray di colore fucsia. I negozianti non sanno spiegarsi che cosa vogliano dire quei segni, né hanno visto chi li ha fatti. L’ipotesi predominante è che quei segni siano stati tracciati in vista di un intervento di sostituzione dei cartelli di segnaletica verticale, per indicare agli operai il corretto cartello da installare. «Ma ormai sono passati mesi, perché il comune non ha provveduto a cancellarli?» si chiedono le persone. Mancanza di posti auto, illuminazione carente, segni per terra mai cancellati, vegetazione che cresce sul muro del parco senza controllo, mancanza di attività nel parco. A fronte di tutti questi problemi, in via Caracciolo si chiedono maggiori attenzione da parte dell’amministrazione.