BUSTO ARSIZIO È in continua crescita la sezione Avis di Busto Arsizio e Valle Olona, che quest’anno festeggerà il 75° anniversario, essendo stata fondata nel 1938. L’incremento riguarda sia il numero degli avisini, che nel 2012 sono cresciuti del 3,5% rispetto all’anno precedente arrivando a un totale di 4.955, sia il numero delle donazioni, che nel 2012 sono state 8.313, cioè l’1% in più del 2011
I dati, presentati domenica al Museo del Tessile durante l’assemblea annuale dell’associazione, sono ancora più confortanti se si considerano due particolarità: «Il numero delle donatrici è in continuo aumento, oggi sono il 38% e questo ci pone ai primi posti in ambito nazionale – sottolinea il presidente Bruno Taverna – inoltre il 16% dei donatori ha un’età al di sotto dei 25 anni e questo è il frutto del nostro “progetto scuola” negli istituti superiori».
Solo il liceo scientifico “Tosi” ha portato negli ultimi anni 630 nuovi donatori, quasi cento in più all’anno, e a essi si aggiungono i ragazzi delle altre scuole. «L’ingresso dei giovani è fondamentale anche per sopperire alla buona fetta di avisini che in corso d’anno per motivi di salute devono smettere di donare sangue». Unica nota negativa
è che, pur essendo molti i donatori che rispondono all’appello, con trenta o quaranta presenze giornaliere al Centro trasfusionale dell’ospedale di Busto, «gli avisini che si occupano della gestione amministrativa dell’associazione sono invece pochini», afferma Taverna, secondo il quale «la condivisione non può prescindere dalla partecipazione. Senza partecipazione – sottolinea – non si può condividere un progetto».
L’Avis si prepara intanto a un cambiamento: tra pochi giorni, domenica 24 febbraio, i soci saranno chiamati alle urne negli otto seggi predisposti per le elezioni che porteranno al rinnovo del consiglio direttivo. «Saranno eletti 21 consiglieri – spiega Taverna – tra loro in seguito sarà scelto il presidente che formerà poi la sua squadra assegnando i vari ruoli di segretario, tesoriere e gli altri». La concomitanza con le elezioni politiche «è del tutto casuale – precisa – noi avevamo scelto quella data ben prima».
Brigida Rangone
b.melazzini
© riproduzione riservata