VARESE Gioco d’azzardo e criminalità organizzata: un legame strettissimo. «Il giro di slot, videopoker e sale scommesse è ad alto rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata» conferma Antonio Morelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Varese. «L’allerta è massima – spiega Morelli – Ma il fenomeno è relativamente nuovo. Per questo dobbiamo agire su due fronti: da un lato i controlli “secchi” per verificare che i gestori dei locali pubblici che ospitano le macchinette rispettino tutte le regole, dall’altra un lavoro investigativo a più ampio raggio». «Lavoro investigativo che mira a seguire e controllare i grandi flussi di denaro che circolano proprio attraverso il gioco d’azzardo. Parliamo di milioni di euro soltanto in provincia di Varese: il rischio, più che concreto, è che parte di questo denaro arrivi da attività illecite». Si chiama riciclaggio «ed è il fenomeno che cerchiamo di controllare – spiega Morelli – Non senza difficoltà». Difficoltà dovute al fatto che un certo tipo di gioco d’azzardo in Italia è perfettamente legale «e si sta sempre più diffondendo – spiega il comandante provinciale – Il momento attuale è purtroppo vantaggioso per questo tipo
di organizzazioni: il numero dei giocatori, e tanti arrivano al gioco perché sperano nella vincita che possa salvarli da difficoltà finanziarie sempre più astringenti, è in costante aumento. Di conseguenza sono in aumento costante i flussi di denaro e la possibilità di “lavare” i soldi sporchi investendo proprio in locali che ospitano slot o videopoker». In realtà il gioco d’azzardo porta talvolta degrado sociale e disperazione: Luigi Preiti, autore della sparatoria di Montecitorio, era disperato a causa dei debiti di gioco. Al gioco ha perso tutto: non era più nemmeno in grado di mantenere il proprio figlio. Ma i numeri purtroppo parlano chiaro: in provincia di Varese sono 1.443 i locali che ospitano Vlt, soltanto a Varese città sono 143 i bar dove è possibile giocare. In media sul territorio provinciale c’è un locale con videopoker ogni 615 abitanti. «E questo è l’ambito conosciuto – dice Morelli – Accanto a questo, c’è il sottobosco delle sale scommesse, alcune legali ma altre completamente abusive». A Varese, tre settimane fa ne è stata chiusa una in viale Valganna che, gestita da cinesi, non aveva alcuna autorizzazione a raccogliere le giocate.
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s.bartolini
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