CASTIGLIONE OLONA Ancora vandalismi all’interno delle scuole medie. Dopo le incursioni compiute nelle scorse settimane, nella notte tra sabato e domenica qualcuno si è nuovamente divertito ad entrare nell’edificio di via Cortina. È successo probabilmente dopo la una e mezza di notte. Fino alla una, infatti, c’era gente nella palestra della scuola per il concerto di Natale della banda e nessuno ha notato movimenti strani. Il teppista, come al suo solito, è entrato nella sala adibita a
cucina, dove ha dato libero sfogo alle proprie velleità artistiche, tracciando sui muri scritte ingiuriose. Le scritte, per contenuti, calligrafia e ortografia tradiscono un profilo decisamente basso, cultura storica limitata e una scarsa conoscenza delle lingue straniere. Potrebbe tranquillamente trattarsi di qualche alunno somaro, magari qualcuno che ha lasciato la scuola gli scorsi anni che, in preda al rancore e alla frustrazione per gli insuccessi scolastici, se la prende con l’edificio simbolo della sua insoddisfazione.
Il buontempone si è firmato “Anarch 99”, dimenticandosi una “y”. Nel proseguo del delirio murario si è firmato anche “Lupen”, confondendo lingua scritta e lingua parlata, infatti il nome del ladro più famoso della letteratura del Novecento si scrive “Lupin”. Purtroppo il giovane castiglionese non ha nulla della figura romantica partorita dalla penna di Maurice Leblanc. Lupin è un ladro gentiluomo, colto, amante dell’arte, che non si permetterebbe mai di sfregiare i muri di una scuola e di rubare qualche cartone di latte.
Ora si tratta di nuovamente di correre ai ripari, riprendere in mano il pennello con la vernice, tinteggiare la parete per coprire le scritte. Poi l’amministrazione comunale dovrà per forza di cose pensare ad un sistema d’allarme, perché l’idea che ogni tre per due un ragazzino possa accedere alla scuola e farsi burla delle istituzioni è francamente inaccettabile. Dall’amministrazione comunale
promettono: «Provvederemo». I problemi con cui si scontra il Comune sono sempre gli stessi, purtroppo occorrerà fare i conti con la scarsità di risorse finanziarie, un sistema d’allarme efficace non è certo un investimento da quattro soldi. Ma ogni tempo ha i suoi mali e ogni male il suo rimedio, si tratta solo di decidere quali sono le priorità.
Alessio Pagani
j.bianchi
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