Città del Vaticano, 13 lug. (Apcom) – “L’affezione per la cosa pubblica sta scemando e sempre più rarefatto è il consenso intorno al bene comune, privilegiando ciascuno beni di piccolo cabotaggio e senza prospettiva alcuna”: così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ribadisce l’appello ad una “nuova generazione di politici cattolici” lanciato nei mesi scorsi dal Papa e ripreso dal cardinale Tarcisio Bertone.
“Anch’io – sottolinea Bagnasco in un’intervista all”Osservatore romano’ – ho fatto riferimento a un ‘sogno’ per evocare una direzione di marcia verso cui camminare. Nella prolusione mi riferivo appunto a ‘una generazione nuova di italiani e di cattolici che, pur nel travaglio della cultura odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentono la cosa pubblica come importante e alta, in quanto capace di segnare il destino di tutti, e per essa sono disposti a dare il meglio dei loro pensieri, dei loro progetti, dei loro giorni’. Penso che attorno a questo tema nevralgico della nostra società, che chiama in causa la testimonianza della Chiesa – afferma ancora il presidente della Cei – occorra il concorso attivo di tutti. Come vescovi italiani ci impegneremo a una specifica riflessione in merito”.
Ska
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