Ballottaggio Zaffaroni Poliseno Una scelta che spacca i cattolici

Cassano Magnago– La ricerca del voto cattolico ha segnato molto la campagna elettorale, soprattutto nei due schieramenti che sostengono i candidati al ballottaggio, Nicola Poliseno e Mauro Zaffaroni: mentre Giovanbattista Oliva trova nel Pdl «il riferimento ai princìpi della dottrina sociale della Chiesa, a cominciare dalla famiglia», Luigia Puricelli precisa di essere nel Pd «proprio perché sono cattolica e sta scritto di non stare dalla parte del profitto, ma di chi ha bisogno».

L’ex candidata sindaco dell’Ulivo, professoressa in pensione, fino a poco tempo fa impegnata nella parrocchia di Santa Maria, intende «la politica come servizio, allo stesso modo in cui ho fatto la catechista e l’insegnante: si tratta della fedeltà a una linea di vita». Quanto alla decisione di entrare nel Pd, «ho fatto una scelta di campo in uno schieramento nel quale trovo princìpi come la solidarietà, la giustizia, l’equità, la promozione del bene comune, la correttezza». Valori che si opporrebbero, a giudizio di Puricelli, a «una certa linea», quella del centrodestra, «connotato da scelte e adesioni che non corrispondono alla mia formazione: la politica dev’essere servizio e non ricerca del tornaconto, dell’interesse personale o di gruppo». Quello che l’esponente democratica vede nell’orientamento del centrosinistra è soprattutto, per dirla in sintesi, «l’osservanza dei comandamenti e delle regole morali»: tutte caratteristiche che, aggiunge Puricelli, «ritroviamo nel nostro candidato Zaffaroni».

Oliva, medico di base, vicepresidente provinciale del Movimento cristiano lavoratori, ha scelto invece il Pdl, espressione di «princìpi come la libertà di educazione e la sussidiarietà, che significano attenzione alla persona: un’attenzione che parta dalle sue reali necessità e non da un’ideologia, come quella che caratterizza invece la sinistra». Il pidiellino non capisce come «gente che si dice cattolica possa sostenere Zaffaroni, un dinosauro della politica che non ha mai rinnegato le proprie idee, molto distanti dalla cultura cattolica: va ancora oggi orgoglioso della sua appartenenza al Pci». Uno dei motivi per cui, secondo Oliva, i credenti non dovrebbero sostenerlo è il fatto che «tanti in quello schieramento hanno un’idea di famiglia molto diversa da quella definita dalla Costituzione e dalla Chiesa». Da qui l’affondo nei confronti delle Acli, che «dicono di rifarsi alla dottrina sociale cattolica, della quale non è per nulla espressione il candidato della sinistra, da loro appoggiato, molto fermo sulle sue posizioni ideologiche».
Luca Girardi

 

p.rossetti

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