Bardello, la Regione finanzia intervento ambientale nell’ex stabilimento Cronos: “Necessario e urgente”

Finanziamento approvato questa mattina in giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione. Cosentino: "Dalla giunta grande impegno nei confronti del territorio del Varesotto. La cura dell'ambiente è un dovere che abbiamo nei confronti delle generazioni presenti e future"

BREGANO – La Regione Lombardia ha approvato questa mattina in giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, il finanziamento al Comune di Bardello con Malgesso e Bregano per interventi di carattere ambientale nell’ex stabilimento della Cronos Srl.


“È un provvedimento necessario, che riguarda gli interventi più urgenti da realizzare” ha dichiarato l’assessore Maione. “I problemi sul territorio vanno affrontati e risolti. Quando è possibile anche anticipati. Le questioni ambientali sono al centro del nostro mandato”.

Si tratta dell’ex stabilimento Cronos Srl che effettuava trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici. Attualmente l’area è inattiva ma al suo interno sono presenti due manufatti contenenti sostanze chimiche pericolose e alcune cisternette depositate sotto tettoia contenenti altre sostanze chimiche pericolose.

“Ringrazio l’Assessore Maione per il grande impegno nei confronti del territorio del Varesotto. Il nuovo investimento di oltre 50 mila euro, approvato oggi dalla giunta regionale per la bonifica dell’ex stabilimento della Cronos Srl del Comune di Bardello con Malgesso e Bregano, dimostra una visione lungimirante e responsabile di Regione Lombardia. La cura dell’ambiente è un dovere che abbiamo nei confronti delle generazioni presenti e future”, ha commentato il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Giacomo Cosentino.


Lo stato di abbandono dei manufatti e la precarietà del sito dovuta in particolare alla prossimità del fiume Bardello, hanno richiesto un’urgenza di intervento.
Il finanziamento consentirà di effettuare gli interventi più urgenti sul sito, relativi alla rimozione delle cisternette (contenenti circa 3 ton di materiale da allontanare) e alla messa in sicurezza dell’impianto di depurazione delle acque (in cui è stimata la presenza di circa 60 m3 di sostanze liquide e di 10 m3 di fanghi).