«Basta con i centri commerciali» La Lega boccia il Pgt di Guenzani

Troppi centri commerciali nella variante al Piano di governo del territorio, la Lega Nord scende disseppellisce l’ascia di guerra e va all’attacco della giunta. Primo partito alle ultime elezioni, relegato all’opposizione perché la sua candidata Giovanna Bianchi è stata sconfitta al primo turno, il Carroccio torna a farsi sentire sulla variante al piano di governo del territorio.

«Da una prima analisi – si legge in una nota firmata dal segretario Andrea Zibetti – emerge una situazione più grigia del previsto». Il problema è il commercio, da sempre tema “caldo” per gli alfieri dell’Alberto da Giussano.

Nel documento presentato dal delegato all’Urbanistica Giovanni Pignataro «vengono destinate ben tre aree ad attività di media struttura di vendita sino a 999 metri quadri». Un modo burocratico, secondo il padano, per dire che saranno aperti «tre nuovi centri commerciali. Alla faccia di chi in campagna elettorale definiva la città satura e raccontava di voler salvaguardare i negozi di vicinato».

Per quanto, ad onor nel vero, nell’attuale Pgt approvato dal centrodestra ed osteggiato sia da Pd e Sel, che oggi governano, che dalla Lega, siano ben otto i nuovi insediamenti commerciali da 999 metri quadri permessi. Il taglio introdotto dal centrosinistra, però, non convince il Carroccio. Non piace nemmeno il progetto, legato alla creazione di nuovi posteggi a corona del centro previsti dal piano di governo del territorio, di pedonalizzare piazza Garibaldi. Queste scelte, unite alla Tares e ai recenti aumenti del costo dei parcheggi a raso, finiranno secondo Zibetti per «dare il colpo di grazie al centro di Gallarate».

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