«Basta, si cambia vita» Tutti in coda contro il fumo

VARESE Il punto vendita “Vape Smoke” in galleria Manzoni preso d’assalto per aggiudicarsi l’ultimo modello di sigaretta elettronica. Si chiama Svapo e, a detta dei fumatori più accaniti, è davvero un palliativo miracoloso per ridurre il consumo di sigarette. Tanto che cercare di acquistarne una è diventata un’impresa. La fila al punto vendita è sempre più lunga.«Tutto merito del passaparola e della qualità del prodotto – spiegano i titolari del negozio, Mattia Baloggia e Massimo Uboldi – Chi l’ha provata ne è rimasto talmente soddisfatto che ne ha fatto una pubblicità sfrenata. Svapo non è altro che un vaporizzatore, perché fa scaldare un liquido, composto da glicole propilenico e glicerina vegetale, entrambi innocui e utilizzati da tempo nell’industria alimentare e cosmetica, fino a farlo diventare vapore. Ma imita una sigaretta, dando al fumatore delle sensazioni simili a quelle che ha con le sigarette tradizionali, senza pericoli per la salute». Come la sensazione di tirare e aspirare un sapore, quella di produrre del fumo e la gestualità. Ma con la sigaretta tradizionale si aspirano anche catrame e monossido di carbonio, che sono le due sostanze più nocive prodotte dal fumo. «Il liquido che viene vaporizzato e inalato, invece, contiene acqua e aromi e a discrezione del consumatore anche la nicotina – sottolineano – Non è certo un metodo per smettere di fumare ma può aiutare a cambiare il modo di

farlo, riducendo drasticamente il numero di sigarette fumate».E Svapo ha anche prezzi più contenuti rispetto alle sigarette tradizionali. Con una spesa inferiore ai 30 euro è possibile acquistare un buon modello di Svapo e testare direttamente la validità del prodotto. «Un ex-fumatore di 20 sigarette al giorno consumerà in media sei cartucce al giorno da 0,25 ml l’una di Svapo – aggiungono – Il costo totale giornaliero sarà quindi di 0,43 euro contro i 4,50 medi di un pacchetto di sigarette». Non è solo per questo però che Svapo sta avendo tanto successo tra i varesini, soprattutto tra i più giovani. Ogni modello è personalizzabile: si può scegliere tra più forme, colori e combinarli tra di loro.Facile vedere ragazzi e ragazze che sfoggiano il vaporizzatore, appeso al collo come un qualsiasi accessorio. Le miscele inalate, poi, sono tantissime: al cioccolato, alla nocciola, al caffè e alla frutta. Si possono anche combinare i diversi aromi tra di loro e sul web si è creato un vero e proprio ricettario. Oltre che a un dizionario dello “svapatore”, ovvero il fumatore di sigaretta elettronica Svapo. Termini come BB (acronimo di big battery che indica la sigaretta ad alta autonomia), “cartom” (diminutivo di cartomizer, la cartuccia usa e getta, comprensiva del vaporizzatore), “drippare” e “svapare” (in gergo aspirare da una sigaretta elettronica), sono diventati di uso quotidiano tra i numerosi possessori di Svapo.

s.bartolini

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