Berlino, 6 giu. (TMNews) – Sono risultati “negativi” i primi test effettuati su germogli di soia provenienti da un’azienda agricola della Bassa Sassonia, ritenuti il presunto vettore dell’epidemia di E.coli che ha colpito il nord della Germania e altri Paesi europei causando almeno 22 morti. Lo riferiscono le autorità sanitarie regionali mentre per domani è previsto un vertice straordinario dei ministri dell’agricoltura della Ue. La Germania, in ogni caso, invita a non abbassare la guardia e il governo avverte la cittadinanza che l’allerta per quanto riguarda le verdure resta immutato.
Il cetriolo spagnolo e la soia sono stati “assolti” dai test di laboratorio, ma Berlino mantiene l’invito a non consumare le verdure che potrebbero veicolare la rara forma del batterio E.coli che in Europa ha provocato 22 morti e migliaia di infetti. La “ministra” tedesca dell’Agricoltura, Ilse Aigner, ha annunciato che il consumo di germogli di soia, pomodori, insalata e cetrioli resta ancora oggi sconsigliato, almeno fino a quando non sarà individuata l’origine del batterio killer. L’istituto sanitario Robert Koch e l’Istituto federale per la valutazione dei rischi mantengono le raccomandazioni di evitare di mangiare cetrioli, pomodori e insalata cruda”, ha dichiarato Aigner nel corso di una conferenza stampa a Berlino, aggiungendo alla lista delle verdure “pericolose” anche i germogli di soia, tirati in causa ieri sera, anche se i risultati dei primi test effettuati sul legume si sono rivelati negativi.
Per domani è quindi convocato il summit straordinario dei ministri europei dell’Agricoltura “Sono stati convocati anche i commissari europei all’Agricoltura, Dacian Ciolos, e alla Sanità, John Dalli”, ha precisato un portavoce della presidenza ungherese. “Esamineranno la situazione dal punto di vista del mercato (delle verdure), ma anche della sicurezza alimentare”, ha sottolineato. La data del 17 giugno era stata indicata in un primo tempo per questa riunione straordinaria che è stata così anticipata.
Prima ancora che fossero noti i risultati dei test sulla soia, il ministro italiano della salute Ferruccio Fazio aveva invitato a indagare non tanto su “singoli vegetali” quanto su più ampie situazioni. Per il ministro della Salute,le analisi alla ricerca delle origini dell’epidemia di Escherichia Coli 0104:H4 dovrebbero concentrarsi più “sulle situazioni locali”, ovvero sui punti critici e sui processi attraverso cui avviene la contaminazione degli alimenti, che non “sui singoli vegetali”, indicati di volta in volta, anche a torto, come ‘colpevoli’.
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