Belpietro: E’ ingiusto,siamo Paese che fa pagare idee con paura


Roma, 1 ott. (Apcom)
– “Il clima conta. Basta navigare su certi siti per trovare minacce di morte. Tutto questo mi mette inquietudine, non capisco quale reato ho commesso per meritare addirittura una condanna a morte”. Il direttore di Libero Maurizio Belpietro si presenta stamani normalmente in tv, per la sua rubrica in ‘Mattino Cinque’ di Canale 5. E parla dell’aggressione a cui è fortunatamente scampato.

“Provo un senso – dice Belpietro – di grande ingiustizia. Questo non è un Paese normale: perchè da noi non si possono sostenere opinioni senza pagare con paura e minacce? Evidentemente sostenere idee contro la vulgata corrente si paga, anche con la limitazione della libertà: la scorta è una limitazione della liberta’”. Così come, “non può essere un caso”, fa notare, se i direttori sotto scorta come lui sono Vittorio Feltri ed Emilio Fede: “siamo tutti dell’area moderata”.

Belpietro ricostruisce ancora una volta quanto accaduto nella tarda serata di ieri e sottolinea come all’aggressione abbia potuto sottrarsi solo per la decisione all’ultimo momento da parte del suo caposcorta di usare le scale della sua abitazione e non l’ascensore, come abitualmente fa. “Ho pensato per prima cosa -dice- alle persone che mi sono più care, alla mia famiglia”. E stamani non è stato facile raccontare alle figlie, già a letto al momento dei fatti, quanto era accaduto.

Tor

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