Benzina, controlli anti-frode Ma a Varese distributori ok

VARESE La benzina a Varese? Cara come l’oro, in linea del resto con i prezzi praticati in tutto il Nord Italia. Ma gli automobilisti possono almeno consolarsi con un dato di fatto: i gestori delle pompe sono onesti. E il cliente che riempie il serbatoio presso i loro distributori non deve temere raggiri. La “certificazione di probità” arriva dal comando provinciale della Guardia di Finanza.

Negli scorsi giorni i militari con il basco verde hanno effettuato controlli a campione negli impianti dislocati nella provincia di Varese. Quattordici, finora, le verifiche. Le prime quattro hanno interessato le zone di confine: da Luino a Cantello. Le altre dieci, appena tre giorni fa, hanno riguardato le aree di Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno.

Nei prossimi giorni (probabilmente agli inizi di settembre) è in programma una nuova tornata di accertamenti. Ma nel frattempo, le irregolarità registrate sono pari a zero.

I finanzieri non hanno compiute verifiche di natura fiscale; o meglio: questo non era il loro obiettivo principale. L’ambito dei controlli era quello delle frodi in commercio. Volevano appurare, ad esempio, se la quantità di carburante erogato segnalata sul display delle pompe corrispondeva realmente a quella che finiva nei serbatoi. Per compiere questo esame, la Gdf si è avvalsa della collaborazione del personale dell’ufficio metrico della Camera di Commercio di Varese.

Le Fiamme gialle hanno appuntato la loro attenzione anche sulle eventuali violazioni alla disciplina sui prezzi esposti, se corrispondenti o meno a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento.

Dai depositi sono stati compiuti, a campione, anche diversi prelievi. Nei prossimi giorni le provette di carburante verranno analizzate nei laboratori milanesi della Gdf.

L’obiettivo è di capire se il carburante sia siato in qualche modo miscelato con prodotti petroliferi diversi e di qualità inferiore, come quelli, ad esempio, destinati ad uso agricolo. Si tratta, come spiegano i finanzieri, di prodotti «non soggetti ad imposte e di minor costo, che da un lato forniscono agli utenti un prodotto scadente quando non dannoso per la meccanica, dall’altro consentono di creare “riserve occulte” di carburante venduto separatamente “in nero”».

e.marletta

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