VARESE Chiusura di tutti gli impianti della rete di distribuzione carburanti per tre giorni, dal 12 al 14 dicembre, senza garanzia dei livelli minimi di servizio in tutta Italia. Questo è uno dei provvedimenti che verranno adottati dalle organizzazioni di categoria dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa (pompe di benzina autostradali) Confcommercio e stabilite ieri all’assemblea degli Stati Generali organizzata a Roma. All’incontro erano presenti sei rappresentanti varesini della Figisc e il presidente provinciale Anisa, Adelio Paganini. «Si tratta di uno scipero irrevocabile a livello nazionale che coinvolge anche i distributori di carburante presenti in autostrada – spiega Paganini – Siamo, ormai con l’acqua alla gola e intendiamo smuovere il Governo affinché metta in campo soluzioni concrete per risolvere il problema». I problemi, come ricorda il delegato provinciale Figisc Giorgio Speroni, sono quelli di sempre: dagli elevati costi sostenuti dai gestori per il pagamento del carburante tramite carte di credito, al loro
basso margine di guadagno, al rapporto in essere con le compagnie petrolifere e al continuo aumento delle accise. Il Governo ha già convocato per il 4 dicembre le tre organizzazioni di categoria le quali, però, non intendono fare retromarcia a meno che non venga messa sul tavolo una bozza di proposta di legge». «Anzi – prosegue Speroni – lo sciopero previsto dal 12 al 14 dicembre è solo l’inizio. Infatti, sempre il 12 è stata indetta una manifestazione nazionale che prevede un presidio fisso in piazza di Montecitorio. In un giorno a scelta tra il 21, 22 e 23 dicembre prossimo, la protesta proseguirà con il “no Rid day”: ciascun gestore manderà “insoluto” il pagamento di una fornitura di carburanti, a titolo di parziale». E ancora:Nella settimana dal 24 al 30 dicembre tutti i gestori si rifiuteranno di accettare il pagamento dei rifornimenti di carburante attraverso moneta elettronica (carte di credito, pago bancomat, ecc.).
s.bartolini
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