Bergamo, ritrovato un pitone nel motore di un’auto: si sospetta abbandono estivo

In estate non si abbandonano solo cani e gatti: anche gli animali esotici finiscono spesso vittime dell’incoscienza umana. A Cassiglio, piccolo comune della provincia di Bergamo in alta Valle Brembana, un pitone reale (Python regius) è stato ritrovato all’interno del cofano di un’automobile parcheggiata in paese.

Il rettile, originario dell’Africa centro-occidentale, era rannicchiato tra le componenti del motore, probabilmente alla ricerca di calore dopo la sosta del veicolo. A notarlo è stato un passante, che ha immediatamente contattato i Vigili del Fuoco. La squadra è intervenuta rapidamente per mettere in sicurezza sia l’animale che l’area circostante, attirando l’attenzione dei residenti.

Secondo le prime ipotesi, il pitone potrebbe essere stato abbandonato da un privato che lo deteneva illegalmente o in modo irresponsabile. In alternativa, potrebbe essere fuggito da un terrario domestico. In entrambi i casi, si tratta di un fatto grave: animali esotici come il pitone reale non sono in grado di sopravvivere a lungo in natura, soprattutto in ambienti lontani dal loro habitat. Inoltre, la loro presenza può mettere a rischio l’equilibrio ecologico locale.

Fenomeni come questo non sono rari in estate, quando alcune persone decidono di liberarsi di animali non più desiderati, senza considerare le conseguenze. L’abbandono di un serpente, per giunta esotico, non è solo un gesto incivile: è un atto pericoloso, tanto per l’animale quanto per l’ambiente e la sicurezza pubblica.

L’episodio di Cassiglio diventa così l’ennesimo campanello d’allarme sulla necessità di responsabilizzare chi sceglie di tenere animali non convenzionali. La detenzione di specie esotiche non è un gioco: richiede competenza, attenzione e rispetto delle normative.