Berlusconi: Basta ipocrisie, Consulta influenzata da toghe rosse


Sofia, 16 ott. (Apcom)
– “Ora io sarò attaccato e diranno che non è vero, ma basta con questa ipocrisia. La Corte Costituzionale, subendo la pressione di certa parte della magistratura, ha abrogato quella norma varata dal Parlamento”. Il presidente del Consiglio, conversando con i giornalisti a Sofia, è tornato sulla bocciatura del Lodo Alfano, ma ha anche svolto un ragionamento più ampio sulle influenze che subisce la Consulta e sul ruolo dei pm.

“Oggi – osserva – se pensate bene, ciò che sta succedendo è che una parte della magistratura molto politicizzata interviene con l’utilizzo della giustizia a fini di lotta politica e poi, su su, fino all’ultimo organismo che è la Corte Costituzionale”.

“Ricordo – aggiunge il premier – una
decisione del Parlamento che a me pare doverosa e giusta. Ossia
quella in base alla quale un cittadino sottoposto all’accusa di
aver commesso un reato e ritenuto innocente non possa essere
richiamato da un pubblico accusatore in una ulteriore fase di
processo e magari in un’altra fase ancora”.

“Ora, naturalmente, per un pm – afferma Berlusconi – questo è il
suo mestiere. Normalmente succede che i pm, quando non vedono
accolta dai giudici la loro tesi accusatoria, ricorrono in
appello e se quell’appello respinge la loro tesi ricorrono in
Cassazione. Per loro è il mestiere, per un cittadino è la
distruzione della propria vita per se e per la propria famiglia”.

Bac

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