Bertolaso: “200mila italiani vengono a curarsi in Lombardia”. Ma la sinistra scende in piazza

La sanità regionale fa sempre discutere. L'assessore al Welfare rivendica i risultati del nostro sistema di cura e assistenza: "I numeri parlano chiaro". Poi c'è chi dice cha va tutto male: associazioni, sindacati e forze politiche di opposizione mercoledì 24 maggio protesteranno sotto il Palazzo della Regione contro le liste d'attesa

MILANO – “I numeri parlano, circa 200 mila italiani da ogni regione ogni anno vengono qui per cercare assistenza conforto e guarigione. Non mi risulta che siano molti i lombardi che vanno nelle altre regioni per le stesse motivazioni”. Lo ha affermato l’assessore al welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, a margine dell’evento “La Grande Promessa. Fare per attuare i programmi”, organizzato da Salute Direzione Nord al Palazzo delle Stelline a Milano. “C’è chi dice che le migliori strutture sanitarie in alcune zone sono gli aeroporti per venire a curarsi in Lombardia, quindi evidentemente non siamo noi a dirlo, ma i diretti interessati, forse qualcosa di vero c’è”, ha anche detto Bertolaso.

Ma la sinistra attacca la Regione: “Liste d’attesa vergognose”

“100 giorni per dimezzare le liste d’attesa e per creare un Cup, Centro Unico di Prenotazione, efficiente: ma di queste promesse elettorali è rimasto solo il fumo”. Per questo, a 100 giorni dalle elezioni, decine di associazioni, sindacati e forze politiche di opposizione si sono date appuntamento per mercoledì 24 maggio, dalle 17.00, sotto il Palazzo della Regione, lato Via Galvani.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "24 MAGGIO 2023 DALLE ORE 17.00 TUTTI SOTTO LA REGIONE (LATO VIA GALVANI) PER SUONARE LA SVEGLIA CON OGNI MEZZO. LA NOSTRA "LINEA DEL PIAVE": A 100 GIORNI DALLE ELEZIONI LE PROMESSE VANNO MANTENUTE! Media Partner Radio Popolare RIDURRE LE LISTE D'ATTESA MIGLIORANDO IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO, SUBITO!"

“Andremo a suonare la sveglia alle orecchie dei responsabili del governo regionale – dichiara Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, fra i promotori della iniziativa – perché non è più possibile tollerare la vergogna di liste d’attesa assurde, fino a 2 anni, nelle stesse strutture pubbliche o private accreditate dove, pagando, è possibile effettuare l’esame o la visita il giorno dopo!”.

A Torino il X Congresso Nazionale Medicina Democratica. Ultima chiamata per  salvare il Servizio Sanitario Pubblico e il diritto alla salute! -  Articolo21

“Come pure – sottolinea Vittorio Agnoletto, medico – non è possibile tollerare il caos delle prenotazioni: l’utente, sbigottito e sballottato, è costretto a navigare a vista fra CUP, portale prenotasalute.regione.lombardia.it, e telefonate alle strutture sanitarie per conferme, disdette o per subire rinvii, che spesso riceve con sms o per e mail inappellabili, così come testimoniamo sistematicamente con le centinaia di segnalazioni che arrivano in redazione”. L’iniziativa è il proseguimento della manifestazione “Sani come un pesce” del 1 aprile scorso, che ha visto in Piazza del Duomo oltre 5.000 persone. Sono 33 ad oggi le realtà sociali e le organizzazioni che hanno aderito: un elenco in corso di aggiornamento costante.