Besano, il gin ecosostenibile e ispirato alla natura: l’idea di due ragazzi compie un anno

Il brand fondato da giovani intraprendenti della provincia di Varese già apprezzato e premiato dagli esperti del settore. Ecco come producono un liquore di alta qualità nel rispetto dell'ambiente e del pianeta

BESANO – Un anno di vita e di confortante successo da festeggiare con un bel brindisi quello del brand “Naturae Gin“. I fondatori sono due giovani con tante idee di Besano, comune del Varesotto a due passi da Porto Ceresio: sono Diego Sgarbossa, 27 anni e Carlo De Filippo, 34. I loro prodotti, rivendicano con orgoglio, sono “interamente ecosostenibili e ispirati alla natura”.

Un anno che, traguardo a parte, ha regalato più di una soddisfazione al duo besanese. Il loro primo successo si chiama “Fructetum”, infuso con ginepro, bergamotto, scorza d’arancia, rosa canina, semi di coriandolo, mela e pepe cubebe, e si è meritato la proclamazione ai “World Gin Awards” dello scorso gennaio, come “Best Italian London Dry Gin”: è risultato miglior prodotto della propria categoria a livello nazionale.

I fondatori del brand hanno le idee chiare e una visione ben precisa che va ben oltre il mercato dei liquori: “L’obiettivo perseguito da ‘Naturae Gin’ fin dalla sua nascita – spiegano – è quello di essere la prima azienda italiana carbon negative del settore beverage, un concetto che consiste nella capacità di eliminare più anidride carbonica di quanta ne viene emessa attraverso i processi produttivi”.

“Dal punto di vista pratico – aggiungono Diego e Carlo – questo si traduce nell’impiego di una base alcolica certificata bio, di bottiglie in vetro PCR 100% riciclato, di etichette in polipropilene riciclabile e di packaging plastic free e nel sostenere la riforestazione del pianeta devolvendo una parte del ricavato a ‘Treedom’, una piattaforma che consente di piantare alberi a distanza”.

Il “laboratorio” di Sgarbossa e De Filippo non fi ferma qui: dallo scorso aprile, con un’altra idea brillante e nell’ottica di un’economia circolare, hanno iniziato a donare numerose bottiglie vuote a hobbisti e artigiani che le trasformano in lampade, bicchieri e vasi.

“In questo primo anno, i chilogrammi di CO2 assorbiti sono stati 44.875 e i nuovi alberi piantati ben 211”, sottolineano con l’orgoglio della loro coscienza green.

Per dare qualche numero di mercato, grazie alla vittoria ai “World Gin Awards”, a cui è seguita la medaglia d’argento alla “London spirits competition” (Lsc), il fortunato “Fructetum” è passato dalle settecento bottiglie del primo lotto alle duemila del secondo. Bottilgie prodotte al Liquorificio Italia di Trieste.

Ma Diego e Carlo non si accontentano: stanno già lavorando su nuove ricette innovative che con l’impiego di frutti e botaniche, vedranno l’inserimento anche fiori, germogli, erbe aromatiche, legni e cortecce. Profumo di natura dunque ad accompagnare un’idea molto apprezzabile che è arrivata a spegnere la sua prima candelina.