Bettole, che pasticcio! Gara rinviata di un mese: l’ippodromo resta sospeso tra ricorsi e incertezze

La consegna delle offerte slitta al 16 ottobre. Burocrazia, clausole contestate e il ricorso della Svicc frenano il futuro dell’impianto.

Un altro rinvio per l’ippodromo delle Bettole. La data di consegna delle offerte per la gestione non sarà più il 16 settembre, ma il 16 ottobre. L’amministrazione parla di proroga “per favorire la massima partecipazione”, ma dietro la decisione ci sarebbe stata la richiesta di tempo extra da parte di un unico soggetto. Una scelta che lascia più di un interrogativo, considerando che la prima manifestazione d’interesse – che aveva raccolto tre adesioni – era stata annullata, e solo in seguito si è arrivati al bando attuale.

Il capitolato impone condizioni pesanti: fideiussione da 500mila euro, lavori di riqualificazione per almeno 4 milioni, manutenzioni a carico del gestore e l’obbligo di sottoporre al Comune ogni evento collaterale, anche di natura culturale o sociale. Clausole che hanno già sollevato perplessità, scoraggiando più di un operatore.

In questo quadro si inserisce la Svicc, attuale gestore, che pur non avendo presentato candidatura ha deciso di ricorrere al Tar. Un primo ricorso è stato depositato davanti a un tribunale territorialmente non competente: mossa difficilmente attribuibile a semplice svista, e che potrebbe rientrare in una strategia volta a guadagnare tempo. Il risultato è che chi volesse partecipare alla gara dovrebbe farlo nell’incertezza di una possibile vittoria giudiziaria della società ricorrente.

Così l’ippodromo resta in stallo, tra burocrazia e contenziosi. L’impianto che per decenni ha richiamato pubblico da tutta Italia oggi rischia di diventare il simbolo dell’immobilismo, con la città a guardare con apprensione. Perdere le Bettole significherebbe non solo rinunciare a una tradizione sportiva ultracentenaria, ma anche a un asset capace di generare turismo, economia e visibilità in un territorio che fatica a trattenere eventi di richiamo.