– Bimbo nato morto: esposto dei genitori contro l’ospedale Del Ponte di Varese. Aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento ancora contro ignoti. Il fatto è accaduto lo scorso 17 gennaio. Il parto è avvenuto al termine della gravidanza con parto cesareo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. Il piccolo, però, era senza vita. I genitori del neonato hanno evidentemente riflettuto a lungo prima di prendere la decisione di rivolgersi ad un legale e presentare un esposto alla procura della repubblica di Varese chiedendo di verificare l’accaduto.
Chiedendo se vi sia stata negligenza da parte dei medici e degli infermieri presenti al momento del parto o che abbiano avuto in cura la gestante durante la gravidanza. Il fascicolo è stato assegnato al pubblico ministero che ha delegato gli uomini della squadra mobile di Varese ad eseguire le indagini. Il corpo del piccolo è stato conservato in obitorio. L’autorità giudiziaria potrà quindi affidare l’incarico a un medico legale e far eseguire l’autopsia. L’esame necroscopico chiarirà le cause del decesso. Gli inquirenti hanno messo agli atti tutte le cartelle cliniche. Secondo a quanto ricostruito subito dopo il parto, il piccolo sarebbe nato “sindromico”, affetto da quella che era apparsa una sindrome genetica. Non diagnosticabile durante la gestazione con i normali esami di routine. Si tratterebbe di una morte naturale. Solo l’autopsia, in ogni caso, potrà chiarire con certezza l’accaduto determinando le cause del decesso e andando a stabilire se vi sia stata o meno colpa medica nell’accaduto. Dall’ospedale Del Ponte viene sottolineato come «gli operatori hanno proceduto in modo corretto, puntuale e conforme alle linee guida previste dal protocollo per la gestazione tradizionale», commenta , primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Del Ponte.Il parto cesareo si sarebbe svolto, secondo questa dichiarazione, senza che venisse registrato alcun tipo di problema.
«Il quattro per mille dei bambini nasce morto – spiega , responsabile medico di presidio – Di questo dato, solo nel 17% dei casi viene accertata la causa della morte». Dall’ospedale non si entra nel merito dell’indagine in corso, ovviamente. C’è però piena fiducia nell’operato della magistratura e la certezza che l’indagine in corso farà piena chiarezza. Gli inquirenti al lavoro mantengono ovviamente il massimo riserbo. Il prossimo passo per l’autorità giudiziaria dovrà essere quello di affidare l’incarico per l’esame autoptico. Solo il referto del medico legale potrà determinare il destino dell’inchiesta accertando se il piccolo è morto per cause naturali e imprevedibili o a causa di un errore o di una errata diagnosi.