New York, 4 mag. (TMNews) – Le foto di Osama bin Laden ucciso verranno rese pubbliche: lo ha ripetuto il capo della Cia, Leon Panetta. Parole in controtendenza rispetto a quanto invece auspicavano il segretario di Stato Hillary Clinton e il segretario alla Difesa Robert Gates, contrari alla pubblicazioni degli scatti del numero uno di al Qaida, ucciso da una squadra speciale della Marina americana durante un raid in Pakistan. Dall’esame dei computer sequestrati al capo di al qaida emergono intanto i primi ‘segreti’ e si moltiplicano le voci discordanti sul blitz che ha portato alla sua uccisione. Secondo una figlia dodicenne, Osama sarebbe stato prima catturato quindi ucciso a snague freddo.
Il governo ha ovviamente discusso quale sia il modo migliore per compiere questo passo, ma non penso ci sia – non vi è alcun dubbio che la fotografia verrà resa pubblica”, ha detto Panetta durante un’intervista con Brian Williams di Nbc. La Casa Bianca ha però espresso preoccupazione per la pubblicazione delle foto, che sarebbero troppo forti e potrebbero infiammare il desiderio di vendetta degli estremisti islamici. Tuttavia, secondo il capo della Cia “il fatto è che siamo stati in grado di trovarlo, credo sia importante dimostrare al resto del mondo la nostra capacità di averlo trovato e ucciso”. “Ovviamente ho visto quelle immagini. Le abbiamo analizzate e non c’è dubbio che si tratti di bin Laden”, ha detto Panetta.
Una prima, rapida ricognizione del materiale informatico sequestrato nella villa di Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, dimostrerebbe che il leader di al Qaida comandava ancora i gruppi terroristici presenti in Yemen, in Somalia e nell’Africa settentrionale. Non era solo un simbolo del terrorismo, quindi, ma garantiva anche “un comando strategico e una guida agli affiliati di al Qaida”, hanno detto al Washington Times due funzionari dell’intelligence U
Osama bin Laden, inoltre, aveva diverso denaro in contante nella sua villa-covo mentre a proposito del blitz fanno discutere le affermazioni della figlia dodicenne che, citata dai pachistani, dice che il padre è stato ucciso a sangue freddo. In attesa che gli Usa diffondano le foto del nemico ucciso, sempre in Pakistan sarebbe in corso un summit dei capi di al Qaida per scegliere il successore di bin Laden.
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