Al contrario di quelle embrionali, l’utilizzo delle cellule utilizzate dalla placenta non comportano difficoltà sotto il profilo etico. Ed è utilizzando queste ultime che Biocell Center vuole compiere un passo avanti nell’utilizzo delle cellule staminali.
L’azienda bustocca ha presentato ieri a Firenze, di fronte alla platea di un congresso promosso dall’International society for stem celle research, i risultati di una ricerca condotta insieme a Toma sui villi coriali. Lo studio è stato realizzato per dimostrare il potenziale applicativo delle cellule estratte dalla placenta, capaci di rimanere inalterate anche dopo la crioconservazione e lo scongelamento.
Come ha spiegato Giampaolo Leoni di Biocell center «i risultati dimostrano che si tratta di cellule che hanno un grande interesse medico e scientifico».
Al punto che l’azienda bustocca ha avuto numerosi incontri con diverse istituzioni universitarie internazionali, interessate a testare le cellule isolate da Biocell in ricerche legate a diverse patologie, dalla Sla al diabete, dalle necrosi degli arti alla ricostruzione di tessuti ossei e cartilaginei, dalla trasformazione in cellule retiniche alla cura della sordità ereditaria.
Per ogni incontro che andrà in porto, Biocell donerà gratuitamente una parte delle cellule conservate dalle pazienti ai centri di ricerca e alle università di mezzo mondo.
Busto Arsizio
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