CASSANO MAGNAGO – Controllo della Guardia di Finanza e guai pesanti per un ristoratore della città. Durante un intervento mirato, i militari della compagnia di Gallarate hanno sorpreso sette dipendenti al lavoro: due di loro – un cuoco e un cameriere – sono risultati impiegati in nero.
Per il titolare sono scattate sanzioni amministrative tra i 4.290 e i 25.740 euro, con un aggravio del 20% dovuto alla presenza di un lavoratore straniero irregolare. Quest’ultimo, infatti, ha esibito un passaporto scaduto da anni e un permesso di soggiorno non più valido. Dopo l’accertamento, è stato accompagnato in Questura a Varese, dove gli è stato notificato un decreto di espulsione. Contestualmente, il datore di lavoro è stato denunciato alla Procura di Busto Arsizio.
Non solo: poiché la quota di personale irregolare superava il 20% del totale, l’Ispettorato del Lavoro ha disposto la sospensione dell’attività, revocabile solo con la regolarizzazione dei dipendenti e il pagamento di 2.500 euro per ciascun lavoratore in nero.
L’operazione rientra nelle attività di contrasto all’illegalità economica e alla tutela dei diritti dei lavoratori: senza contratto, infatti, non hanno alcuna garanzia previdenziale né copertura in caso di infortuni.