VARESE – È stata battezzata “Note Stonate” l’operazione condotta all’alba di oggi, martedì 21 ottobre, dalla Polizia di Stato di Varese, nell’ambito di un ampio piano di contrasto allo spaccio di droga nei boschi della provincia. Diciannove le persone raggiunte da misure cautelari, in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Varese che ha svelato un intreccio tra traffici di stupefacenti, estorsioni e possesso di armi.
Il nome dell’operazione non è casuale: tra gli indagati figurano infatti alcuni componenti di un gruppo musicale rap-trap attivo nel Varesotto, che secondo gli inquirenti avrebbero intrattenuto rapporti con gli spacciatori per scambi di armi e droga. Un elemento che, se confermato, aggiunge un tassello inquietante a un’inchiesta già complessa, nella quale sono coinvolti sia cittadini italiani che stranieri.
Le indagini – durate diversi mesi – sono partite da una piazza di spaccio radicata nei boschi tra Malnate e i comuni limitrofi, una delle aree più problematiche del territorio per la presenza di reti criminali dedite alla vendita di cocaina, eroina e hashish. Proprio da lì gli investigatori hanno tracciato i collegamenti che hanno portato all’operazione di oggi, culminata con perquisizioni e arresti in diverse zone della provincia.
Secondo la nota diffusa dalla Polizia, le persone coinvolte dovranno rispondere di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione illegale di armi. Le attività, scattate all’alba, hanno impegnato decine di agenti e unità cinofile, con il supporto di reparti speciali.
L’inchiesta – spiegano fonti investigative – avrebbe svelato una rete articolata, capace di gestire non solo lo spaccio nei boschi ma anche i canali di approvvigionamento e le relazioni con altri gruppi criminali. Ulteriori dettagli sull’operazione “Note Stonate” saranno resi noti nelle prossime ore dalla Questura di Varese.