Nuovo blitz anti prostituzione da parte della Questura di Varese. Nel mirino nuovamente un appartamento a luci rosse in via Tonale.
Una sola donna denunciata, la “maîtresse” di origine domenicane anche locataria dell’appartamento, sempre residente nello stesso condominio, che oltre a intascarsi il denaro guadagnato dalle “sue ragazze”, controllava minuziosamente i vari clienti, talvolta appostandosi dietro alla finestra e verificando se fossero persone “sospette” e dunque decidendo se dare “via libera” al cliente o intervenendo nei casi in cui uno di questi si rifiutava di pagare.
Nei giorni scorsi alcuni cittadini residenti della zona della stazione Nord si sono rivolti alle forze dell’ordine, lamentando un viavai a tutte le ore del giorno, ma soprattutto della notte, di uomini in un condominio della zona. Dopo i primi accertamenti e servizi di appostamento, il personale della Sezione Antiprostituzione è arrivato ad individuare un appartamento all’interno di
un noto condominio. I vari appostamenti hanno permesso di filmare numerosi clienti (fascia d’età compresa tra i 25 e i 70 anni e diversa estrazione: dallo studente all’imprenditore sino ad arrivare al disoccupato) che, dopo una breve “sosta” in strada, salivano nel condominio per uscirne poi dopo una ventina di minuti.
I clienti, identificati e fermati, hanno ammesso di aver avuto rapporti sessuali a pagamento e di aver contattato le prostitute tramite annunci di incontri pubblicati su alcuni siti internet. Così, gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di entrare nell’appartamento e identificare le signorine presenti.
Si tratta di cinque ragazze di origini sudamericane che, dopo aver preso contatti con il cliente, si appostavano alle finestre dell’appartamento indossando lingerie, esattamente come avviene nelle “vetrine” di Amsterdam, per segnalare “la retta via” da seguire per godere della “prestazione” promessa.
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