Due donne di etnia rom, una 32enne serba residente in Francia e una 36enne italiana residente in Italia, sono state arrestate lo scorso 31 luglio con l’accusa di aver preso parte a una serie di furti con scasso avvenuti in diverse località del Canton Ticino. Il fermo è avvenuto grazie a un’operazione congiunta della Polizia cantonale e della Polizia della Città di Lugano, su mandato del Ministero pubblico ticinese.
Durante la perquisizione dell’appartamento dove le due soggiornavano, le forze dell’ordine hanno rinvenuto numerosi attrezzi da scasso e oggetti di dubbia provenienza, ora sotto esame per verificarne l’origine. Secondo le autorità, ci sono forti indizi che le due arrestate siano coinvolte in una rete di reati predatori consumati nel corso del 2025 su tutto il territorio cantonale.
A loro carico sono ipotizzati diversi reati: furto con scasso, danneggiamento, violazione di domicilio e infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione. Le due donne si trovano attualmente in detenzione preventiva, con misura restrittiva della libertà già convalidata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC).
Le indagini, tuttora in corso, puntano a ricostruire l’intero quadro delle attività criminali e a individuare eventuali complici. Il caso ha suscitato grande attenzione nell’opinione pubblica ticinese, mettendo in luce l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati predatori.
(immagine di repertorio)