Bocciata la copertura del tratto olgiatese dell’A8: Autostrade non inserisce il progetto nei piani

Il consigliere Clerici denuncia la mancata concretezza e chiede trasparenza su costi e nuove proposte

«In considerazione della complessità tecnico-esecutiva della proposta, non si ritiene di inserirla nei nostri piani d’investimento». È quanto Autostrade per l’Italia ha scritto in una lettera datata 10 ottobre 2022, in risposta allo studio di fattibilità della copertura del tratto olgiatese dell’A8. La missiva è stata resa nota dal consigliere del Gruppo misto Marco Clerici, che torna a sollevare il tema dopo il recente incontro con i firmatari della petizione contro l’inquinamento acustico e atmosferico.

Clerici sottolinea che si tratta di una vera e propria bocciatura: «Autostrade non è convinta dalla proposta progettuale – afferma – Di fatto si è discusso con i cittadini senza che ci sia nulla di concreto». Il consigliere ricorda come la vicenda fosse nota già a settembre 2024, quando gli furono forniti i documenti attraverso l’accesso agli atti. Non è chiaro se nel frattempo ci siano state interlocuzioni tra Società Autostrade e Comune, ma è evidente che il progetto necessiti di una rimodulazione sostanziale.

Un progetto mastodontico

Clerici definisce l’iniziativa «mastodontica ed estremamente onerosa», lasciando ai cittadini il giudizio sullo studio di fattibilità. «Il mio invito è a informare la popolazione con trasparenza – aggiunge – anche ammettendo che il progetto bocciato, se si intende comunque perseguirne la realizzazione, va completamente rivisto». Per chiarire se la giunta Montano abbia elaborato una nuova proposta negli ultimi dodici mesi, con costi e dettagli specifici, Clerici ha presentato una nuova richiesta di accesso agli atti, impegnandosi a informare immediatamente la cittadinanza non appena riceverà risposta.

La tutela dei cittadini al centro

Infine, il consigliere puntualizza: «Per ora non mi esprimo sul tema della tutela dei residenti vicino all’autostrada: lo farò solo dati alla mano, grazie alle informazioni che otterrò con un altro accesso agli atti recentemente presentato. Il benessere delle persone va trattato con la serietà che merita».