Boffo/ Mons.Mogavero: valuti le dimissioni per bene della Chiesa


Roma, 31 ago. (Apcom)
– Dino Boffo potrebbe anche valutare le dimissioni “non certo per ammissione di colpa” ma “per il bene della chiesa e del giornale”. A suggerirlo è monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, il primo prelato a parlare chiaramente di possibili dimissioni del direttore di ‘Avvenire’, dopo l’attacco arrivato dal quotidiano “Il Giornale”.

“Se ritiene che tutta la vicenda – dice monsignor Mogavero ad Apcom – pur essendo priva di fondamento, possa nuocere alla causa del giornale o agli uomini di chiesa Boffo potrebbe anche decidere di dimettersi”. Ma così non sarebbe un’ammissione di colpa? “In effetti in Italia chi si dimette è sempre ritenuto colpevole. Ma non sempre è così. Ripeto: se lo facesse per il bene del giornale e della chiesa…. Se Boffo accettasse anche di passare per un disgraziato pur di non nuocere alla causa del giornale, farebbe la cosa giusta. Poi nelle sedi opportune si accerteranno debitamente i fatti”.

A proposito della lettera anonima inviata a tutti i vescovi, monsignor Mogavero conferma: “L’ho ricevuta anche io, poco prima di Pasqua. E’ un momento di grande imbarbarimento – prosegue il prelato – questa storia si contorna sempre più di tinte sgradevoli. Ho subito pensato che fosse un’operazione pilotata da qualcuno, diretta a noi vescovi, un’operazione squallida, quasi un avvertimento mafioso. A me è arrivata una fotocopia, ma c’era tanto di carta intestata, e il pezzo riconduceva al casellario giudiziario. Le ipotesi dunque sono due: o qualcuno ha messo mano a documenti riservati – e questo è estremamente grave – o qualcuno ha diffuso la notizia falsa per far scoppiare una bomba ad orologeria. È un’operazione squallida, che non ha nessuna credibilità”.

Lo scopo della lettera? “Forse delegittimare i vescovi, o Avvenire, o Boffo? Oppure spaccare ulteriormente il mondo cattolico? Ma nè l’uno nè l’altro scopo è stato raggiunto”, chiosa Mogavero.

Comunque, “quand’anche fosse vero ciò che è scritto sulla lettera anonima, le posizioni espresse in passato da ‘Avvenire’ sulle principali vicende politiche italiane (immigrazione, bioetica ecc. ndr) rimangono valide. Rimane il fatto che se le accuse mosse a Boffo fossero vere sarebbe una situazione imbarazzante. Tuttavia – conclude – chi di dovere sa come sono andate le cose, avrà le sue ragioni se lo tiene al suo posto….”.

Ssa

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