Bolletta rifiuti pro oratori La commissione la boccia

Bolletta dei rifiuti più alta sulle banche e sui benzinai per abbassarla agli oratori? «Non si può fare». Salta in commissione bilancio la proposta del Pd di rimodulazione delle tariffe della tassa rifiuti (la Tarsu, ripristinata quest’anno per evitare la mazzata Tares) per favorire in particolare gli oratori. L’idea di Valerio Mariani e del gruppo consiliare del Pd era quella di ridefinire i parametri stabiliti dalla giunta per le varie categorie soggette al pagamento della tassa dei rifiuti.

La tariffa per gli oratori sarebbe scesa da 0,64 a 0,10 euro al metro quadro, compensando i mancati introiti attraverso gli aumenti a carico di banche e agenzie di assicurazione (da parificare a supermercati e discount alimentari, passando da 11,57 a 13,36 euro) ma anche a carico della categoria che comprende stazioni di servizio e parcheggi (che avrebbe visto un aumento da 1,07 a 1,62).

Niente da fare, però: in commissione bilancio l’assessore alla partita Laura Mira Bonomi ha dichiarato «tecnicamente inammissibile» la proposta, escludendo così l’emendamento dalla discussione in consiglio comunale. «La definizione delle tariffe Tarsu è di competenza della giunta e non del consiglio – spiega Mira Bonomi – al di là del fatto che la rimodulazione delle tariffe andrebbe basata sui numeri reali degli introiti Tarsu, visto l’obbligo di copertura al 100%

dei costi di raccolta e smaltimento, il prospetto tariffario allegato al bilancio di previsione non va in votazione ma può essere semplicemente oggetto di presa d’atto da parte dei consiglieri». Resta il fatto che l’assessore si è impegnata per l’anno prossimo, quando la Tarsu andrà definitivamente in soffitta per lasciare spazio alla componente Tari della nuova tassa Iuc, a prendere in considerazione la possibilità di agevolare la tariffazione per gli oratori.

Busto Arsizio

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