Bollo auto 2026, nuove regole: niente più rate e più chiarezza sui passaggi di proprietà

Il tributo sarà annuale e in un'unica soluzione per i veicoli di nuova immatricolazione. Cambiano anche le norme sui passaggi di proprietà e sui veicoli con ganasce fiscali.

Dal 2026 entreranno in vigore nuove disposizioni sulla tassa automobilistica per i veicoli immatricolati a partire da quell’anno. Secondo quanto stabilito da uno schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri, il pagamento del bollo dovrà avvenire in un’unica soluzione annuale, senza più la possibilità di rateizzare l’importo, salvo deroghe limitate concesse dalle Regioni.

Nessuna modifica invece per chi acquista l’auto entro il 2025: continueranno a valere le attuali opzioni tra pagamento annuale e rateizzato, con scadenze diverse in base alla scelta e alla normativa regionale.

Un’importante innovazione riguarda anche il passaggio di proprietà: sarà considerato soggetto tenuto al versamento il proprietario registrato il primo giorno del periodo tributario, superando così i problemi legati ai trasferimenti in prossimità della scadenza del bollo e riducendo i contenziosi tra contribuenti e amministrazioni.

Cambia anche la disciplina per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, per i quali il pagamento del bollo sarà comunque dovuto. Si supera così il principio dell’esenzione in caso di indisponibilità forzata del mezzo, come stabilito dalla Corte Costituzionale nel 2017.

Per i commercianti di veicoli usati, infine, sono previste semplificazioni: l’interruzione dell’obbligo fiscale scatterà solo al momento della trascrizione della vendita al PRA, che dovrà avvenire entro 60 giorni. Viene eliminato anche l’oneroso obbligo dell’elenco quadrimestrale, con una riduzione significativa delle incombenze burocratiche.

L’obiettivo della riforma è garantire uniformità, trasparenza e una gestione più efficiente del tributo automobilistico su scala nazionale.