Malpensa – «Il settore del trasporto, in generale, non è mai stato gestito come sistema integrato in Italia, nonostante i numerosi appelli del sindacato, in questi anni, proprio per affrontare il tema in maniera organica», puntualizza subito Raffaele Bonanni, segretario generale nazionale della Cisl. «Questo e’ un problema da risolvere al più presto», aggiunge con decisione.
Piano del trasporto aereo
«Anche il trasporto aereo soffre di questo limite, della mancanza di un sistema integrato», esplicita Bonanni. «Basti pensare allo sviluppo disordinato e senza un piano nazionale che hanno avuto gli aeroporti italiani». Centra il punto il segretario Cisl, la note dolente a cui l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale del piano, recentemente licenziato dal ministro Passera (Infrastrutture e Trasporti), cerca di dare risposta. Per la verità il ministro Passera non ha formulato un piano vero e proprio per il trasporto aereo ma ha fornito delle buone linee di indirizzo. Dopo questo importante passo in avanti del Governo ci auguriamo come sindacati di essere consultati.
«In questo contesto Malpensa merita l’attenzione dovuta ad un grande aeroporto che ha le caratteristiche di un vero e proprio hub ma in relazione, appunto, al sistema di cui l’Italia si vorrà dotare e non solo sulla base di spinte localistiche»
Quale futuro«Malpensa é una infrastruttura che ha il suo valore ed il suo peso strategico e che va utilizzata nella logica di sistema integrato», ribadisce Bonanni. «Noi abbiamo sempre difeso questo importante investimento pubblico, anche quando altre compagnie, come Air France, volevano spostare tutto il traffico nazionale in altri scali italiani. Vedremo con il nuovo governo come
impostare il discorso delle infrastrutture in un quadro di sviluppo nazionale del Paese. Noi abbiamo le nostre proposte e le confronteremo con quelle dei nostri interlocutori». Dunque non solo la partita è aperta, ma è tutta da giocare secondo il numero uno della Cisl che avvisa già il prossimo governo della presenza del sindacato sul “discorso infrastrutture”
Privatizzazione
La presenza dei fondi nella gestione degli aeroporti, sta diventando molto consistente, come è accaduto in Sea. Allo stesso modo, ricorda Bonanni, «occorre guardare con una certa attenzione alla concentrazione che sta avvenendo tra Aeroporti di Roma e autostrade con le fusioni dei gruppi finanziari che le possiedono. Forse a livello di governo del Paese servirebbe avere più chiarezza su queste operazioni di concentrazione, pur nell’importanza che questi investitori hanno in un processo così fragile qual è il trasporto aereo italiano di oggi». In definitiva: «Ben vengano, dunque, ulteriori investimenti nel settore dei trasporti, ma in un quadro di trasparenza e di regole chiare. Quanto alla gestione degli aeroporti milanesi vedremo quali saranno i futuri sviluppi. Per noi quello che conta è difendere i livelli occupazionali in quadro di sviluppo dell’hinterland milanese e di efficienza del servizio».
Lavoro e precariato
«Tutte le iniziative innovative in tema di contrattazione aziendale o territoriale possono essere un’opportunità per l’occupazione e per un aumento dei salari. Non a caso ci siamo battuti per far detassare dal governo gli accordi di maggiore produttività. Quindi non abbiamo preclusioni», sostiene Bonanni, certo della strada intrapresa dalla Cisl.
L’idea di un “contratto di sito” praticabile per i lavoratori dell’aeroporto, non lo trova contrario. Ma non si tocchi il contratto nazionale, diverso a seconda della categorie di lavoro. «Il contratto nazionale, che non deve essere messo in discussione, rimane la cornice su cui si può innestare il contratto di secondo livello», chiarisce il segretario.
La lotta al precariato può passare da una contrattazione aziendale che tenga conto della particolarità del lavoro in aeroporto, grande “fabbrica” di servizi con i suoi 15mila addetti. Dal settore pulizie, a quello dell’handling, al cargo, ci potrebbero essere regole condivise a tutela dell’occupazione di qualità, a vantaggio di un buon servizio reso da un’infrastruttura che, volente o nolente, parla a nome del Paese.
Domani su www.laprovinciadivarese.it intervista su Malpensa al segretario generale nazionale della Uil Luigi Angeletti
Alessandra Pedroni
p.rossetti
© riproduzione riservata