Boom di questuanti in città Agosto di controlli agli incroci

VARESE La città d’agosto non si svuota. Vale per molti varesini, costretti loro malgrado a rinunciare alle vacanze fuori porta. Ma vale anche per i questuanti, così come per i lavavetri, che sembrano intenzionati a presidiare gli incroci semaforici a dispetto dell’asfalto bollente e della settimana più festiva dell’anno.Se ne sono accorti i residenti ma anche gli agenti della polizia locale che, dopo un periodo di relativa quiete, sono stati costretti ad annotare una recrudescenza del fenomeno. La cui estensione territoriale, tra l’altro, è andata ben oltre i tradizionali presidi. Ed ecco la “mappa aggiornata” degli avvistamenti: largo Flaiano, via San Pedrino, piazza Repubblica-via Spinelli, piazza Ferruci, viale Valganna, via Vanetti, piazza XXVI Maggio, viale dei Mille e persino la zona pedonale a ridosso dell’Ovs. «Sono 122 le sanzioni emesse dall’inizio dell’anno a oggi» fa sapere il comandante della polizia locale, Antonio Lotito, che preannuncia un rafforzamento dei controlli. Certo si tratta di una battaglia spesso impari dato che, nella maggior parte dei casi, i questuanti “pizzicati” dagli agenti sono di nazionalità rumena, quindi in possesso di regolare carta di identità. Li si accompagna, dunque, alla stazione ma impedir loro di tornare è impossibile.Così come spesso

è insufficiente l’arma delle sanzioni il cui importo, con l’articolo 38 del nuovo regolamento di polizia urbana (approvato dal consiglio comunale il 22 dicembre 2011), è stato elevato da 50 a 100 euro. Quattrini dei quali talvolta Palazzo Estense non riesce a vedere neppure l’ombra. E neppure ci si può aggrappare alla denuncia penale: «Il reato di mendicità è stato soppresso» rammenta Lotito, che ha già dato l’indicazione agli agenti di presidiare attivamente – e compatibilmente con gli organici del periodo – gli incroci a rischio.Ma intanto è la politica a scaldarsi: «Abbiamo dato fiducia all’assessore votando la modifica al regolamento della polizia urbana, strumento che ci era stato dipinto come risolutivo o migliorativo» dice Fabio D’Aula, Pdl, predecessore di Piatti e presidente della commissione sicurezza di Palazzo Estense. «Nei prossimi mesi dovremmo tirare le somme di questo provvedimento» prosegue, confermando la massima fiducia negli operatori della polizia locale «che sappiamo mettere grande impegno del loro lavoro». «Certo quello dei questuanti resta un problema al quale bisogna rispondere anche con una cultura della sicurezza partecipata e attraverso puntuali segnalazioni alle prefetture competenti per residenza, per accertare i requisiti di permanenza dei soggetti identificati a Varese nello Stato».

s.bartolini

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