VARESE – Prese a bottigliate il padrone di casa venuto a riscuotere l’affitto: condannato a due anni e otto mesi di carcere. La sentenza a carico di Ahamed Abdelkhalek Ismail, egiziano di 22 anni, è stata pronunciata oggi dal giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Battarino.
Il gup ha riqualificato il capo di imputazione a carico del giovane da tentato omicidio in lesioni accogliendo la ricostruzione formulata dall’avvocato difensore Romana Perin che ha sempre sostenuto come «non vi fosse alcuna volontà da parte del mio assistito di uccidere nel corso dell’aggressione».
La prova di questo, per la difesa, è nella superficialità delle lesioni inferte con quei colpi di bottiglia; colpi assestati comunque nel corso di una colluttazione tra i due. Il pubblico ministero Luca Petrucci nel corso dell’udienza dello scorso 15 dicembre aveva invece chiesto una condanna a sei anni di reclusione sostenendo la volontà omicidiaria dell’azione. I fatti risalgono allo scorso 19 aprile; teatro dell’episodio l’appartamento in via Tonale dove Ismail viveva con un familiare.
La vittima, un anziano di 81 anni, era arrivato a riscuotere l’affitto: 200 euro in tutto. Tra Ismail e il padrone di casa sarebbe scoppiata una discussione; nella concitazione il ragazzo ha colpito alla testa e all’addome l’anziano con dei colpi di bottiglia. Poi era scappato venendo arrestato poche ore dopo dagli uomini della squadra mobile di Varese.
Il gup ha assegnato una provvisionale di 8 mila euro alla parte civile rappresentata dall’avvocato Maurizio Bernasconi con risarcimento da stabilirsi in altra sede giudiziaria. L’avvocato difensore valuterà l’eventuale ricorso in appello. S. Car.
b.melazzini
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