Roma, 2 nov. (Apcom) – Il carcere di Rebibbia, dove era detenuta
la brigatista Diana Blefari Melazzi, morta suicida, “non è in
sovraffollamento o in condizioni ambientali contrarie
all’articolo 27 della Costituzione, cioè poco dignitose”. Lo ha
detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a Mattino
Cinque.
La Blefari era “in carcere perché in seguito a una serie di
documentazioni presentate dai suoi legali chi era preposto a
decidere aveva ritenuto compatibile il carcere al suo stato
psicofisico. E non è il ministro della Giustizia che decide su
questo ma la magistratura”. Tuttavia, ricorda Alfano, “nessuna
ombra deve rimanere su casi delicati come questo e quindi ho
disposto una inchiesta amministrativa raccomandando la massima
celerità”.
Luc
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