Bravò Rolland te la meritavi. Oggi tocca ai big sulle Dolomiti

Il francese della Cannondale vince a Canazei in una tappa in cui i grandi si sono “riposati”

Pierre Rolland si è preso una rivincita e si è tolto un’etichetta scomoda. Per anni il giovane – non più tanto giovane – francese è stato bollato come promessa non mantenuta, come stella del ciclismo francese schiacciata dalle troppe aspettative. Ieri, a quasi 31 anni, il buon Pierre ha vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia su un traguardo intrigante come quello di Canazei: non un tappone, nulla a che vedere con la Rovetta-Bormio di martedì, ma comunque una giornata difficile e dura.

Pierre Rolland ha vinto in solitaria, ha trovato il primo successo francese in questa edizione del Giro d’Italia ed ha urlato di gioia – una gran gioia – subito dopo il traguardo. E, concedetecelo, Rolland si è meritato questa bella soddisfazione, perché ha vissuto questo Giro d’Italia costantemente all’attacco, è entrato in quasi tutte le fughe senza mai trovare il colpo di pedale giusto. Ieri, a Canazei, è arrivato da solo con le mani sul volto, incredulo.

Ha dimostrato di essere lo stesso ragazzo talentuoso che a 25 anni, nel 2011, domò l’Alpe d’Huez davanti a Samuel Sanchez e ad Alberto Contador. Lo stesso che fece saltare dalle sedie tutti gli appassionati di Francia, che credettero di aver trovato un nuovo fenomeno. Forse è vero che non ha confermato mai veramente le attese, ma il talento c’è sempre stato e ieri è emerso.

Dietro di lui, a regolare un gruppone di fuggitivi che è arrivato al traguardo, Rui Costa e Gorka Izaguirre. Il gruppo si è preso una giornata di parziale riposo, lasciando spazio ed autonomia alla fuga, e giungendo al traguardo con un ritardo vicino agli otto minuti.

Nessuno scossone, dunque, con Tom Dumoulin che dopo i problemi sullo Stelvio ha portato a termine senza problemi la tappa. La quiete prima della tempesta, dunque, perché già oggi gli uomini di classifica torneranno a sfidarsi spada contro spada.

Il gran giorno delle Dolomiti è arrivato, e ci sarà spazio per fare nuovamente la differenza. Sarà una tappa relativamente corta, 137 chilometri da Moena ad Ortisei, dalla Val di Fassa alla Val Gardena transitando per alcuni storici valichi delle Dolomiti: prima il Passo Pordoi, poi il Passo Valparola, il Passo Gardena, il Passo di Pinei ed il Pontives. Sarà battaglia tra i big, i chilometri di salita sono tanti ed i giorni a Milano sono sempre meno: la tappa di Bormio ha scavato un primo solco, ora chi ha ancora delle forze residue dovrà cercare di dare una spallata al Giro.