Londra, 29 lug. (Ap) – Diete forzate per i passeggeri di British Airways, quantomeno per quelli che intendono spendere il meno possibile quando volano sulle tratte brevi. Perché nell’ambito delle varie misure di riduzione dei costi volte a garantire la sopravvivenza della blasonata compagnia, il management ha deciso di tagliare tutti i pasti gratuiti sui voli fino a due ore di durata, con l’unica eccezione della prima colazione per quelli decollano prima delle 10 del mattino. Dopo le 10 nemmeno quella.
Misura che scatterà fin da lunedì prossimo e che secondo le stime della società dovrebbe fruttare un risparmio di 22 milioni di sterline all’anno, circa 25,4 milioni di euro.
L’annuncio di oggi segue una serie di drastiche manovre – tra cui tagli all’organico, congelamento delle buste paga, fino a un mese di lavoro gratis chiesto a tutti i dipendenti – con cui i dirigenti del vettore cercano di ritrovare redditività. Perché in ballo c’è la stessa “sopravvivenza” di British Airways, secondo quanto più volte ripetuto dall’amministratore delegato Willie Walsh.
Quest’ultima decisione porta il vettore di bandiera per antonomasia più vicino agli standard di servizio offerti da compagnie low cost, come Ryanair o EasyJet, che limano sui prezzi offerti anche facendo pagare ai passeggeri qualunque extra richiedano a bordo, come pasti, bevande oltre ai soliti gadget tipici dei voli. Tuttavia British ha sottolineato che intende restare una compagnia “full-service”, e che per questo si è deciso di continuare servire la prima colazione sui voli che decollano prima delle 19 del mattino.
Inoltre il vettore ha precisato che la decisione è stata presa dopo aver condotto un’indagine presso i passeggeri, da cui è emerso che non viene ritenuto necessario avere pasti sulle tratte di meno di due ore. “Quando voli con British Airways, il catering a bordo è di prima classe, e a differenza di quanto avviene con altri vettori è gratis – ha affermato la compagnia con un comunicato -. Non è inusuale operare piccoli cambiamenti per evitare gli sprechi e risparmiare dove ha un senso, e viene incontro ai cambiamenti di preferenze dei viaggiatori”.
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