«Le questioni di accoglienza sono un conto, quelle del gioco un altro. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Opti Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree».
Queste parole, pronunciate venerdì nel corso dell’Assemblea della Lnd dal candidato alla presidenza della Federcalcio Carlo Tavecchio e subito «ridimensionate» dallo stesso dirigente, che ha chiesto scusa per l’equivoco precisando che parlava di curriculum, hanno provocato reazione a catena sul web, con una protesta che è andata via via montando.
Da una parte si ironizza con fotomontaggi e hastag (ad esempio #NoTavecchio), dall’altra si chiede allo stesso attuale presidente della Lnd di fare un passo indietro. Sul versante politico, invece, è soprattutto il Pad a chiedere al candidato di farsi da parte. «Il signor Tavecchio, candidato a ricoprire il ruolo di Presidente della Federcalcio, dovrebbe ritirarsi dopo le sue indegne dichiarazioni di ieri» le parole di Roberto Morassut.
«Se si vogliono ricoprire certi incarichi, che hanno anche un valore di rappresentanza nazionale e di relazione con il Mondo, bisogna saper interpretare con dignità la propria funzione. Le parole di Tavecchio sono gravi e non possono essere sminuite o delimitate dentro gli ambienti del calcio. Sono parole offensive che lo coinvolgono come espressione della classe dirigente italiana nel suo complesso. Non c’è alcuna invadenza della politica nel chiedere al signor Tavecchio di rinunciare alla sua candidatura, perché quando si vuole svolgere un ruolo di rappresentanza dell’Italia, in qualunque campo, bisogna rispettare la Costituzione e preservare il nostro onore e la nostra dignità».
Anche Giovanna Melandri, ex responsabile governativa dello sport, prende le distanze: «La frasaccia di Tavecchio non onora lo sport e vanifica ogni sforzo per colpire razzismo. Fermatelo» scrive su twitter.
«Tavecchio non può fare il presidente della Figc. Sono state svuotate le curve e sospese partite, per parole così. Non avrebbe credibilità» le parole, sempre su twitter, di Davide Faraone del Pd.
E non potevano mancare le prese di posizione ufficiali, «Sono sconcertato dalla frase di Carlo Tavecchio su Opti Pobà e le banane. Ma non so se essere ancora più allibito dal silenzio che le ha circondate». Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, rincara la dose.
«In queste ore – spiega lo stesso Tommasi – ho ricevuto numerose telefonate di calciatori italiani e stranieri che sono letteralmente esterrefatti».
E, di colpo, torna a rischio anche l’elezione. Ma l’11 agosto è lontano e tutto può ancora succedere. Anche che chi aveva giurato sostegno e fedeltà possa all’improvviso cambiare idea.
Gianluca Tucci
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