Bulgheroni: «Milano è troppo più forte»

L’ex patron torna sulla disfatta nel derby: impossibile, per questa Varese, pensare di fare di più: «Grazie a Moretti abbiamo qualche punto in più, ma domenica è caduto nella trappola di Repesa»

Il giorno dopo, la testa è ancora al derby. È innegabile, perdere così fa male, soprattutto perché sul parquet è emersa una differenza sostanziale tra le due squadre. Ha vinto la più forte e nessuno si è inventato nulla. E forse Varese, al netto di tutti i passi avanti messi in mostra in questo avvio di 2016, si è sentita impotente di fronte ad un’avversaria che l’ha messa a nudo di fronte a tutti i suoi limiti.

Abbiamo chiesto ausilio a Toto Bulgheroni, ex patron della Pallacanestro Varese, che commenta così il derby: «Moretti in conferenza stampa ha detto una cosa vera, ossia che Milano è superiore. Prendiamo ad esempio una gara tra due automobili: ecco, Milano ha più motore, più cilindrata, più tutto. In termini cestistici, hanno più uomini, più peso, più qualità e più classe. In due parole, sono superiori». All’EA7, in una giornata come ieri, è girato bene tutto quanto: «Hanno trovato un Jenkins che ha giocato come mai prima in questa stagione, perché finora non aveva fatto granché. Contro Varese non ha sbagliato nulla, ha colpito da tutte le parti. Al contrario, noi abbiamo tirato molto male, con anche un po’ di sfortuna perché alcuni tiri hanno ballato sul ferro prima di uscire. Magari non ci stanno trenta punti di differenza tra le due squadre, però venti sì». La linea tra i meriti dell’una ed i demeriti dell’altra, poi, è molto sottile: «In partite come questa è molto difficile capire da che parte stiano i meriti dell’una e da che parte i demeriti dell’altra. Il mio forse è un giudizio semplicistico, però Varese contro una squadra così fa già fatica a tirare, figuriamoci altro. Non mi sento nemmeno di dire che Varese non ha trovato la chiave per vincere la partita, perché la chiave ce l’hanno nascosta loro». Tutto giusto, però in cosa ha sbagliato Varese domenica? «Non mi piace molto fare i cavilli dopo partite del genere, però se vanno trovati, posso dire che Wayns all’inizio ha forzato di più perché probabilmente ci teneva a giocare una grande partita, e alla fine quando si forza troppo si finisce per ingarbugliarsi. Galloway ha completamente perso la trebisonda e Kangur si è dovuto sobbarcare un lavoro doppio. I due lunghi hanno faticato contro gli avversari che erano più lunghi, più grossi e più forti. Al netto di queste considerazioni, è normale che uno per uno poi affiorino tutti i limiti della squadra».

Comunque sia andata, non è giusto gettare ora lanciare critiche contro nessuno: «Per una partita come questa, non me la sento di tirare la croce addosso a nessuno, perché su stessa ammissione di Moretti, è una presa di coscienza di quello che è il reale valore di Varese. Non è a queste partite che Varese deve chiedere dei punti. Il basket poi non è come il calcio, dove per esempio una squadra inferiore può mettere in campo agonismo ed aggressività per limitare una più forte. Il basket è una scienza più esatta, se una squadra è superiore, vince. Resta il fatto che Varese ha iniziato bene il 2016 perché è ben allenata e condotta, e Moretti ogni volta tira fuori il massimo dai suoi giocatori». Lo stesso Moretti che, purtroppo, è caduto in una trappola tesa da Repesa: «Moretti si è scusato con tutti, perché è caduto nella trappola tesa da un volpone come Repesa, che è un maestro della provocazione. Due cose però mi hanno fatto arrabbiare: la prima, gli arbitri hanno concesso un gioco troppo duro, Macvan nella prima azione ha dato quattro sportellate a Davies e a Kangur, ed il fallo è stato fischiato a Kangur. Un giocatore di esperienza, quando vede che gli arbitri permettono un certo atteggiamento, ne approfitta, ma non è colpa del giocatore, bensì di chi glielo concede. Seconda cosa: hai dato un primo tecnico a Moretti per proteste, e ci può stare. Ad un certo punto, Repesa si mette a discutere con Moretti e tu arbitro dai tecnico e conseguente espulsione solo a Moretti? Avrebbero dovuto dare il tecnico o espellere anche Repesa».