Busto: «A snobbare la politica ci sono già i 5 Stelle»

Il sette volte sindaco Gian Pietro Rossi dice “no” a un candidato civico: «Moda che non posso avvallare». E si dice amareggiato dalle due coalizioni: «Da una parte chiusi alle novità, dall’altra peggio ancora»

– Candidato sindaco del centrodestra, civico o politico? Il sette volte sindaco, al tavolo con il suo movimento Indipendenti di Centro, non ha dubbi: «Che senso ha snobbare la politica? Per quello ci sono già i Cinque Stelle». E dice no ad un candidato civico. , ma non solo, perché girano più nomi provenienti dalla “società civile” (imprenditori come e , o il manager ) come soluzione “alla Orrigoni” per superare l’impasse che si sta creando al tavolo.

Da una parte la Lega insiste sul nome di , dall’altra, tra le forze centriste, emerge la figura di . Questa sera al tavolo provinciale si dovrà convergere su un nome, se si vuole evitare una clamorosa spaccatura (peraltro non prevista dai vertici dei partiti, che puntano a riproporre il “modello Lombardia” di Varese e Milano). Intanto la soluzione civica provoca qualche illustre malumore. «Provo amarezza nel vedere come si stia accantonando la politica per puntare sul volto nuovo e su persone che non hanno mai fatto politica – ammette il senatore Gian Pietro Rossi – è una moda che non posso avallare, per amministrare una comunità che ha problemi ed esigenze molto concreti c’è bisogno della sensibilità politica, che si acquista stando vicino alla gente e cercando di capire i problemi sul campo». Il sette volte sindaco è amareggiato dalla trattativa nel centrodestra, dove aveva sperato di trovare, per i suoi Indipendenti di Centro, un tavolo più accogliente rispetto a quello del Pd: «Da una parte sono stati chiusi sulle novità, dall’altra peggio che andare di notte – scrolla il capo Rossi – a questo punto mi verrebbe da dire, provocatoriamente: facciamo nominare il sindaco direttamente dall’associazione industriali e non se ne parla più». Un “civismo” esasperato che non convince l’esponente centrista: «Stimo il dottor Emilio Cremona, persona che proviene da una famiglia prestigiosa. Ma lasciamolo lavorare all’Accam dove ha da poco iniziato il suo mandato. Abbiamo pronta gente che aspira ad amministrare dopo tanti anni di onorato servizio in prima linea, perché non vanno bene?».

Rossi mette sul tavolo una rosa di tre nomi a lui graditi: il candidato del suo movimento , già assessore in quota Dc ai tempi della Prima Repubblica e manager in ambito sanitario, l’attuale assessore Paola Reguzzoni, in amministrazione da diversi lustri, e l’ex coordinatore del Pdl Emanuele Antonelli, che è già stato consigliere provinciale. «È mortificante sapere che un nome come Vignati non sia nemmeno stato preso in considerazione – afferma Rossi – così come è incomprensibile snobbare chi ha sempre masticato di politica, come Antonelli e la Reguzzoni. Ma così, snobbando i politici, si dà solo ragione all’antipolitica. E per quello ci sono già i Cinque Stelle. Per fortuna proprio ieri Papa Francesco ha dichiarato che, se lo qualificano “animale politico”, non può che esserne fiero, perché la politica è una cosa che mira al bene dei cittadini».