Busto, al processo Cozzi chiesti 600mila euro di danni

Busto Arsizio – (s.car) «Noi ci costituiamo parte civile soltanto nei confronti della persona di Pasquale Santomauro.

La decisione viene da una valutazione complessiva della situazione: Santomauro è il maggiore imputato». Sergio Bernocchi, legale di parte civile che rappresenta Ernesto Cozzi nonché la moglie Silvia Cerana, ieri ha ben illustrato i fatti: «E’ un processo indiziario – ha detto l’avvocato – Tuttavia nell’arco dell’istruttoria il quadro indiziario contro Santomauro è divenuto certezza probatoria. E’ una certezza che fu lui ad ordinare le due aggressioni a carico del mio assistito che, ricordo, sono costate al dottor Cozzi una prognosi di 70 giorni nel primo caso e di 30 giorni nel secondo caso».

Lesioni importanti, dunque, comprovate dai referti medici depositato dal legale. Bernocchi ha chiesto un risarcimento per i danni subiti pari a 500mila euro per Cozzi e 100mila euro per la moglie, Silvia Cerana, provatissima dall’esperienza. «Dopo la prima aggressione – ha detto Bernocchi – Le telefonate non lasciavano adito a dubbi che si sarebbero verificati altri fatti simili. Questa famiglia ha per mesi vissuto nella paura di una nuova aggressione. Tutto per la gelosia che Santomauro nutre nei confronti di tutto: delle sue cose, dei suoi averi, della sua compagna di 30 anni più giovane».

Il pm Francesca Parola ha chiesto la condanna per sei dei sette imputati: per Pasquale Santomauro, il mandante dei pestaggi (ordinati per gelosia) ai danni di Ernesto Cozzi, la richiesta è di quattro anni, pene inferiori per il mediatore che ha messo in contatto mediatore e presunti aggressori, per gli autori dei pestaggi e per l’investigatore che, con false prove, avrebbe alimentato la gelosia del principale imputato.

Il 10 febbraio concluderanno i difensori degli imputati.

p.rossetti

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