Busto Arsizio, cadono le accuse al farmacista Mazzucchelli: non commise alcuna truffa

La sentenza è stata emessa dalla Corte d’appello di Milano, che lo ha assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” (foto d’archivio)

BUSTO ARSIZIO – La Corte d’appello di Milano ha assolto con formula piena il farmacista di Busto Ardizio Ettore Mazzucchelli, accusato di truffa e indebito utilizzo di carta di credito. Il dottore è stato assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di truffa e prosciolto perché non punibile, per la particolare tenuità del fatto, dalla seconda accusa.

I giudici hanno ribaltato, in pratica, la sentenza di primo grado. In primo grado il farmacista era stato condannato a 6 mesi, con la condizionale. Il professionista è difeso dagli avvocati Cesare Cicorella e Stefano Carlo Ribolzi.

Le accuse cadute in appello

Il farmacista, in pratica, era accusato di truffa e indebito utilizzo di carte per l’ipotesi, caduta in sede d’appello, che avesse usato indebitamente nel 2020 la tessera regionale e i relativi pin, con un budget mensile, per l’acquisto di prodotti alimentari per celiaci. Una ipotesi respinta sin da subito dal farmacista, che ha spiegato come non ci fu nessuna truffa e che l’utilizzo, nell’esclusivo interesse dei clienti, era fatto tutt’al più per fidelizzare la clientela. Ma le spese corrispondevano ad acquisti fatti per prodotti poi effettivamente ai clienti. Nessuna truffa, insomma.

A margine della lettura del dispositivo della Corte d’appello, il farmacista, ha espresso soddisfazione, ricordando la gogna mediatica subita in questi anni, soprattutto sui social. Una situazione che lo ha esposto anche a tante minacce.